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Autismo, a Rubiera un centro di ricerca all'avanguardia

Adriano Arati
Autismo, a Rubiera un centro di ricerca all'avanguardia

Il laboratorio sui problemi di apprendimento dei bambini collabora con esperti internazionali e sta ottenendo risultati positivi. In questi giorni sta ospitando Helena Han, dottore di ricerca della Columbia University

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RUBIERA (Reggio Emilia). Problemi di apprendimento dei bambini, da affrontare confrontandosi con esperti e realtà di tutto il mondo. Sono mesi di grande attività per il Tice (Tecniche di insegnamento per le competenze dell’età evolutiva), un centro di ricerca con salde radici a Rubiera – dove si trova una sede e da dove proviene la direttrice scientifica Fabiola Casarini.

In queste settimane la Casarini sta realizzando incontri ed approfondimenti assieme ad Helena Han, dottore di ricerca della Columbia University, una delle più conosciute e valide università statunitensi. La Han è in visita in Italia per approfondire i suoi studi sulla creazione di servizi educativi per bambini con autismo e sulla promozione di abilità sociali e integrazione per gli studenti con bisogni speciali nella scuola pubblica. Ed ha trovato il Tice un riferimento affidabile. Con la direttrice scientifica rubierese, ha preso parte ad iniziative su un tema di grande importanza per molte famiglie: il legame fra costi della scuola, diritti dei bambini ed autismo.

I bimbi autistici hanno da un lato il pieno diritto all’inclusione; un valore che spesso viene però applicato tener conto delle eccezioni, finendo per scontrarsi con un’altra esigenza: quella di rimanere in ambienti adatti ad ottenere riabilitazione. Senza scordarsi degli altri compagni di classe e del loro diritto di poter seguire le lezioni senza disturbo. L’argomento crea spesso dissidi, anche fra gli addetti ai lavori. Un lavoro importante, che tocca da vicino moltissime persone, ragazzi e famiglie.

Il Tice ha anni di esperienza e ricerche in materia, spesso realizzate assieme a realtà internazionali. In estate il centro ha ospitato una delegazione di docenti e studenti della North Texas University, arrivati a Rubiera per studiare i risultati delle ricerche sugli interventi precoci per l'autismo e sulle tecniche per insegnare a leggere, scrivere, contare e aiutare i dislessici, ed i loro maestri.

In questo periodo l’ospite è appunto Helena Han, impegnata sullo sviluppo di strumenti di aiuto per autismo e disabilità. Una ricerca sulla sostenibilità dell’autismo vedrà poi la partecipazione di Carlo Hanau, professore associato del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Insegna statistica medica e da sempre studia le relazioni tra servizi, economia e sostenibilità sociale di Scuola e Salute. Un incastro ideale per il cammino del Tice e per le ricerche della Han, per riflettere su un modello di riabilitazione applicabile in contesti diversi.

«Oggi, se si interviene presto e intensivamente, moltissimi problemi dello sviluppo si possono prevenire, con ovvi vantaggi sia per le persone che per il welfare», spiega la Casarini. E l’unico modo concreto di intervenire riguarda la scuola: «L’inclusione scolastica deve essere vista come punto di arrivo, piuttosto che come punto di partenza. E lo stesso vale per i bisogni riabilitativi delle persone con autismo. Di fronte all’autismo, l’unica terapia oggi nota e validata da dati di efficacia è l’educazione», aggiunge Carlo Hanau.

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