È morta Magda Olivero, aveva 104 anni
Il soprano era cittadina onoraria di Reggio dove aveva cantato nel dopoguerra per aiutare i poveri
REGGIO EMILIA. Si è spenta serenamente ieri pomeriggio alla veneranda età di 104 anni il celebre soprano Magda Olivero, cittadina onoraria di Reggio Emilia. Il 25 marzo scorso aveva compiuto 104 anni.
La sua è stata una vita lunga, costellata di successi nel corso di un’ esemplare carriera iniziata a metà anni Trenta. Interprete inarrivabile di opere come Tosca, Adriana Lecouvreur, e molte altre del cosiddetto repertorio verista, è stata colpita da emorragia cerebrale 15 giorni fa mentre si trovava in vacanza a Cogoleto vicino Genova. Subito trasportata all’ospedale di Voltri e stata poi trasferita all'istituto Auxologico di Milano dove, a seguito di complicazioni, è spirata.
A darne notizia è stata la reggiana Magda Prati figlia di Francesca Ferrari detta “Fufi” che insieme al marito Alberto Prati ha avuto con la Olivero un’amicizia profonda che risale a più di sessant’anni fa. I Prati costituivano per lei, sposata ma senza figli, la sua seconda famiglia; per questo trascorreva, dopo la morte del marito, lunghi periodi nella nostra città dove è stata anche indimenticata protagonista negli anni immediatamente successivi alla guerra di diversi concerti organizzati per aiutare le famiglie dei caduti della guerra, gli sfollati, e gli istituti come gli Artigianelli.
«Quando abbiamo saputo di quello che aveva colpito Magda Olivero- questo il racconto - con mia sorella Marina e suo figlio Aldo che è anche figlioccio della Olivero, siamo subito partiti per andare a trovarla all’ospedale. “Siamo qui Magda” le abbiamo sussurrato e lei ci ha sorriso! Anche se era immobile, e si capiva che la sua vita era appesa ad un filo, secondo noi ha capito; ha avvertito la nostra vicinanza. Marina ha accennato un pezzo dell’Adriana Lecouvreur, e lei ha mosso la bocca. Ieri è mancata serenamente dimostrando di avere una grande tempra, infatti fino all’ultimo ha respirato da sola. Un fisico eccezionale come la sua statura d’artista e di donna»
Per quanto ha fatto per la nostra città a ricordo di quando il Consiglio comunale nella seduta del 28 novembre 1994 le conferì all'unanimità la cittadinanza onoraria, ieri l’ha ricordata anche il sindaco Luca Vecchi menzionando la motivazione: “Grande cantante lirica, artista di profonda sensibilità e umanità, che alla città di Reggio Emilia ha donato tante occasioni in cui la sua arte è stata al servizio della solidarietà e dell'aiuto verso i cittadini più deboli”. Magda Olivero, da tempo faceva parte della leggenda del teatro lirico, è stata lucida fino agli ultimi giorni. «L’abbiamo sentita al telefono cordiale e affettuosa come sempre, nei primi giorni d’agosto, appena arrivata Cogoleto - ricorda Magda Prati - “Sono arrivata a e sto bene” ci aveva detto. Poi l’abbiamo vista distesa addormentata sul letto dell’ospedale, magrissima e diafana. Con lei se ne è andata una parte della nostra famiglia è per noi un forte dolore perché per noi non solo l’artista era immortale ma anche la donna».
Giulia Bassi