Il tribunale di Reggio: «Iren restituisca l’Iva intascata sui rifiuti»
Decreto ingiuntivo dà ragione a Federconsumatori e agli 81 ricorrenti
REGGIO EMILIA. Il tribunale di Reggio, con un decreto ingiuntivo a firma del giudice Luca Ramponi, condanna Iren Emilia Spa a pagare gli importi relativi alla restituzione dell’Iva corrisposta sulla Tia.
E’ la vittoria di Federconsumatori e degli 81 cittadini che, attraverso l’avvocatessa Angela Zannini, hanno fatto ricorso contro il pagamento dell’Iva «non dovuta sui tributi»,così come già era stato stabilito dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione.
«E’ stato raccolto tanto materiale, nello specifico le fatture e le ricevute di pagamento dei dieci anni precedenti per ogni consumatore aderente alla causa – scrive Giovanni Trisolini (in foto con l’avvocato Zannini) di Federconsumatori – in modo da poter dimostrare che oguno di loro aveva pagato l’Iva su una tassa e, proprio per questo, tali importi non erano dovuti. Gli interventi legislativi in questi anni sono stati tanti, ma solo dal 2013 con l’arrivo di Tares oggi Tari, non esiste più in fattura la voce Iva, anche se la stessa cifra è stata inglobata e perciò l’importo non è calato».
Per il passato, però, le cose sono diverse. E Iren dovrà pagare. La somma è di circa 14mila euro, per tutte quelle fatture che non sono già state prescritte.
«Ovviamente, ci aspettiamo che Iren faccia opposizione al decreto. Ma intanto questa è una vittoria – prosegue Trisolini – siamo felici di questo primo risultato, perchè è accaduto ciò che non accade spesso: pochi cittadini si sono battuti, uniti, contro un titano. Quello a cui tenevamo era il principio: se c’è una legge e c’è una sentenza, anche i colossi devono rispettarla. Anche la lezione che ne traiamo è importante: l’unione fa la forza». Ora, Federconsumatori si aspetta che altri cittadini chiedano di ottenere lo stesso. «A settembre ricominceremo» assicura.