Gazzetta di Reggio

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Ccpl, il Fisco chiede 1,3 milioni di euro

di Enrico Lorenzo Tidona
Ccpl, il Fisco chiede 1,3 milioni di euro

Verifiche dall’erario e della Guardia di finanza. Imbriani: «Già vinto in primo grado». Correggio Condotte venduta a Siteco

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REGGIO. Tre contenziosi fiscali sono finiti sul tavolo del nuovo direttore generale del gruppo cooperativo industriale Ccpl, Andrea Imbriani, già alle prese con la maxi grana della controllata Coopbox, sulla quale pesa una multa potenziale da 45 milioni di euro da parte dell’Antitrust europeo. I “nuovi” contenziosi riguardano verifiche distinte, effettuate dall’Agenzia delle Entrate di Bologna - Ufficio grandi contribuenti - e dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Reggio.

LA TRATTATIVA. Gli importi richiesti dopo i controlli avvenuti tra il 2012 e il 2013, sono rispettivamente di 694mila euro, 470mila euro e 180mila euro. La somma porta ad una contestazione totale di 1,3 milioni di euro. I primi due sono già stati vinti dal Ccpl in primo grado, con ricorso successivo da parte dell’Agenzia delle Entrate in appello. Il terzo, invece, ha visto soccombere la coop, che ha presentato ricorso per un secondo grado di giudizio. La cifra non scuote certo Imbriani, tra i fautori della pulizia dei conti del Ccpl, operazione che ha portato ad una perdita monstre da 101 milioni nel 2013 e all’uscita dell’ex capo Ivan Soncini. «Stiamo risolvendo la situazione, si tratta di importi che non ci impensieriscono - spiega Imbriani - Nei due casi più rilevanti si tratta di una diversa interpretazione sulla collocazione fiscale della vendita di alcuni asset. Nel caso perso in primo grado, invece, ci viene contestata l’imputazione temporale di alcuni costi, che avrebbe portato ad un vantaggio fiscale. L’intera partita è comunque coperta con un fondo ad hoc nel bilancio della capogruppo». Per quanto riguarda la verifica effettuata dall’Ufficio grandi contribuenti, sarebbe in corso una trattativa. Per quanto riguarda la verifica effettuata da parte della Guardia di Finanza è già stata richiesta ulteriore documentazione relativa al modello organizzativo e all’attività svolta dall’organismo di vigilanza.

SOCIETA’ IN VENDITA. Prosegue intanto la cessione degli asset in pancia al Ccpl. Nei giorni scorsi è passata di mano Correggio Condotte, acquisita dalla Siteco, società del gruppo Cmr Edile (da poco rinominato Sicrea Group). Una vendita sempre interna al sistema cooperativo, che sta rimescolando le carte per non perdere tasselli importanti del sistema industriale reggiano. Correggio Condotte si occupa principalmente di estensione e manutenzione di reti tecnologiche e sottoservizi, operando su tutto il territorio regionale e in particolare nella zona della bassa reggiana. Una piccola realtà che conta sette dipendenti (un tecnico e sei operai) e che vede ora a capo Moreno Messori, già direttore di produzione di Sicrea Group.

DEBITI E BANCHE. Il gruppo Ccpl controlla decine di imprese, che hanno prodotto un’esposizione finanziaria di circa 200 milioni di euro. Un monte debiti alto, sul quale la capogruppo ha chiesto un accordo di stand still a dieci banche. Si tratta di un riscadenziamento del debito, con spostamento dei termini contrattuali da breve a medio-lungo termine. Il gruppo industriale, infatti, è convinto di riuscire a generare cassa a sufficienza per continuare a investire, senza aprire ulteriori linee di credito. Un patto che è ancora in corso di valutazione da parte degli istituti bancari, ma che potrebbe essere chiuso a settembre, dando il via libera al nuovo piano industriale.