Al Mauriziano una mostra-omaggio all’Ariosto
La scultrice reggiana Calestani prende le mosse dall’Orlando Furioso e riflette sulla follia umana
REGGIO EMILIA. “Florilegio artistico” è il titolo dell’esposizione della scultrice reggiana Eleonora Calestani, realizzata grazie alla collaborazione della Circoscrizione Nord Est del Comune, nell’ambito di Restate, e in corso fino al 30 agosto al Mauriziano. Un percorso che prende le mosse dal canto trentesimoquarto dell’Orlando Furioso dell’Ariosto, dove Astolfo, il Cavaliere della luna, va alla ricerca delle cose perdute delle vita, appunto sulla luna, per constatare, però, che, tra tutte quelle trovate, manca la follia: quella è rimasta tra gli uomini; da cui la famosa frase: “Sol la pazzia non v’è poca né assai; che sta qua giù, né se ne parte mai”.
La mostra – ospitata nella splendida cornice della villa quattrocentesca contenente affreschi cinquecenteschi di Niccolò dell’Abate – si snoda in tutte le sette sale più la cantina, e vede la presenza di sculture raffiguranti personaggi umani, animali e oggetti, realizzati in pietra, terracotta, cartongesso materiali di recupero, che riflettendo le contraddizioni dell’uomo nel suo rapporto con la natura conducono il visitatore al cospetto del cavaliere della luna.
L’ultima sala è dedicata a Josef Boys, il più importante artista del ’900 europeo, contraltare di Andy Warrol negli Stati Uniti che ha voluto dare un senso etico all’arte, in particolare riferita al rispetto dell’ambiente: «Come lui, ho voluto riflettere, con questa mia esposizione, sul rapporto conflittuale, a volte prepotente, che l’uomo, nei suoi tratti di follia, ha instaurato con la natura del creato – spiega l’artista – Il mio intento è quello di portare lo spettatore a riflettere sull’importanza essenziale dell’equilibrio uomo-natura. L’arte ha un senso se si propone come qualcosa che fa pensare davvero», aggiunge la Calestani.
Eleonora Calestani dopo l’Accademia di Belle arti di Bologna ha svolto la sua attività di scultrice a Reggio Emilia, dove insegna Discipline plastiche e scultoree. La scultura raffigurante Astolfo, terminata la mostra, sarà donata alla Galleria del Maggio di Villa Minozzo. Tre pinguini in marmo di Carrara, di cui uno alto un metro e trenta, e un mezzo busto che pare uscire da una parete, saranno donati al parco del Mauriziano.
L’esposizione è visitabile fino al 30 agosto ed è aperta al mattino dal martedì al sabato, dalle 9 alle 12.