Seta chiede scusa: «L’autista ha sbagliato»
Le denuncia del disabile ha trovato piena solidarietà. Su 104 autobus, 77 sono dotati di pedana per il sollevamento
REGGIO EMILIA. «Chiediamo scusa» è la risposta di Seta in merito alla denuncia di Luciano Scocozza, il disabile che ha esternato alla Gazzetta tutta la sua amarezza per l’atteggiamento “poco collaborativo” di un autista che non lo voleva far salire sull’autobus. «La disponibilità nei confronti della clientela – si legge nella nota di Seta – è un elemento fondamentale e prioritario di chi ha la responsabilità di condurre un mezzo pubblico, come stabilito peraltro anche dal regolamento di trasporto aziendale che prescrive al personale viaggiante di porre la massima attenzione ai passeggeri durante le fasi di salita e discesa dai mezzi, favorendo specificatamente i passeggeri diversamente abili con i dispositivi di cui il mezzo è dotato». Un concetto che viene ribadito con forza da Michele Vernaci, direttore generale dell’agenzia per la mobilità: «Un concetto che riguarda i disabili e più in generale tutti gli utenti dei mezzi di trasporto pubblico. L’autista ha l’obbligo di fornire il servizio e di garantire il viaggio in ogni caso, se il bus è munito di piattaforma, e a Reggio l’80% degli automezzi ha la pedana di salita».
Altro punto fondamentale è la prenotazione 48 ore prima, richiesta nel caso specifico dall’autista, che non è affatto obbligatoria. «Le persone con disabilità o ridotta capacità motoria – prosegue Seta – non sono obbligate ad effettuare la prenotazione di un bus attrezzato, ma resta il solo modo per garantire agli utenti con difficoltà di movimento di disporre con certezza di un mezzo adeguato alle loro esigenze. La nostra flotta annovera 77 mezzi dotati di posto riservato ai disabili e pedana di sollevamento su un totale di 104 bus. Per questo motivo è consigliabile la prenotazione». «Non c’è nessun obbligo – prosegue Vernaci – ma è un metodo per offrire un servizio qualificato. Verificherò cosa è accaduto e la dinamica». Luciano Scocozza non ha presentato denuncia scritta ma Seta ha già provveduto a richiamare l'autista protagonista dell'episodio «ad un comportamento più idoneo al proprio ruolo», garantendo che quanto accaduto non può essere considerato un atteggiamento generalizzato ed abituale del proprio personale viaggiante.