«Cari autisti, via il cellulare quando guidate»
Il nostro libro bianco sui trasporti Seta, ecco le lamentele degli utenti. Segnalateci i disservizi e le possibili migliorie
REGGIO EMILIA. Cosa non va nel trasporto pubblico di Seta? Cosa potrebbe essere migliorato? Chiediamo a voi lettori di aiutarci a costituire una sorta di “libro bianco” da consegnare agli amministratori. Uno spunto propositivo, non uno “sfogatoio” fine a se stesso. Ecco le prime segnalazioni. Scrivete a lettere.re@gazzettadireggio.it
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Non solo studenti.
Sembra che i mezzi li usino solo gli studenti, così finite le scuole cambia tutto, ma i mezzi sono usati anche da chi non ha la patente...
Marina Ghini
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Autisti al cellulare/ 1
Gli orari estivi sono ridicoli, in certi orari c’è sovraffollamento in certi orari, puntualità zero, e poi gli autisti pronti a risponderti male ma sempre pronti a rispondere al cellulare
Antonia Ledesma Ramon
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Autisti al cellulare/ 2
Autisti che guidano perennemente attaccati al cellulare, come se non avessero tempo al di fuori del lavoro per farsi i cavoli loro, (e quando va bene usano l'auricolare, altrimenti si guida con una sola mano) e questo porta a saltare fermate, e guai a reclamare! Uso delle portiere a caso! Controlli inesistenti e quando ci sono i controllori e/o verificatori sono i primi a non far rispettare le regole. Norme "strane" come quello dell'uso degli abbonamenti. Fermate distribuite in maniera poco funzionale. Aria condizionata "sparata" sulla testa a temperature glaciali con finestrini aperti giusto per far consumare inutilmente più carburante. E altre decine di cose per cui servirebbe un apposito volume non uno spazio su un sito sociale.
Amedeo Ubaldo
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Linea 2, un inferno
Durante tutto il periodo scolastico la linea 2 Pieve modolena/Rubiera è un inferno nel vero senso della parola! Orari pietosi e corse ridotte(vorrei precisare che è una delle linee più affollate). Il 90% degli autisti fissi con il telefono incollato all'orecchio. Vado a scuola alla Canalina e abito a pieve e per arrivare a casa, per colpa di sti tram, ci metto un 1 ora e mezza. Incredibile! In macchina ci metto 10 minuti.
Sono una vergogna, considerando anche il prezzo dell'abbonamento annuale che i miei genitori devono pagano e che vorrei tanto non fargli pagare visto il servizio inefficiente come questo della Seta. Non possiamo sprecare i soldi per questo servizio.
Vale Cooper
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Domenica fantasma
Una delle cose che continua a stupirmi è il fatto che di domenoca le navette del centro non circolano, vabbè non siamo new york o milano ma il disagio resta. Volendosi muovere in autobus, poi, le fermate sono poche... allora uno prende la macchina e amen!
Rita Sotgiu
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Basta con il cellulare
E' veramente impressionante l'uso spropositato del cellulare durante la guida da parte dei conducenti.
Praticamente ogni volta che si incrocia un autobus/tram il conducente è impegnato in conversazioni al cellulare, usando una sola mano per la guida del mezzo e spesso questa loro abitudine li porta a manovre pericolose o traiettorie azzardate... Il codice della strada prevede esenzioni particolari sull'uso dei cellulari da parte di autisti di mezzi pubblici ? Altrimenti perché i nostri solerti vigili, o gli stessi funzionari di Seta in primis, non intervengono ? Mah.
Fabio Predieri
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Un enorme scuolabus.
Il servizio è pianificato per essere un enorme scuolabus; bisognerebbe fare attenzione alle esigenze di tutte le categorie di cittadini: infatti d' estate e nei giorni di vacanza scolastica diventa praticamente impossibile muoversi. Occorre un serio sistema di controllo dei biglietti.
Il tpl sembra fermo a 30 anni fa, poichè è ancora strutturato per soddisfare un paese di provincia ma risulta assolutamente insufficiente per Reggio che, ormai, è diventata una grande città.
Francesco Marchi
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Guerra ai «portoghesi»
Per 2 anni ho avuto la necessità lavorativa di fare tutti i giorni A/R la tratta Reggio-Montecchio Emilia. Il trenino FER delle 6.25 era puntuale svizzero, idem la navetta Seta che da Bivio barco porta a Montecchio.
Ma prendendo il trenino delle 7.15 diventava un viaggio-delirio perché spesso il bus da Barco non aspettava la coincidenza del treno....per non parlare dei disagi in caso di sciopero! Al mattino tutto ok ma per tornare a casa mi toccava fare il giro via s.Ilario e da là prendere il 2 per Reggio perché Le corse Seta sono garantite dalle 13.30 alle 15.30 mentre i treni seguono altri orari e al pomeriggio sono garantiti dalle 18 in poi per cui chi andava a barco col bus poi non trovava il treno e se voleva prendere il treno delle 18 magari non c'era la navetta ... Per fortuna da settembre 2013 lavoro a Correggio e con la linea extraurbana Reggio-Correggio mi trovo benissimo... A volte però mi farebbe comodo il bus da Correggio delle 15.50 che è stato soppresso. Quando mi capita di tardare per lavoro, non è molto comodo restare piombati a Correggio fino alle 18. Sono una che l'abbonamento lo fa annuale e mi piacerebbe avere un servizio come era 12 anni fa quando sono arrivata a Reggio e grazie all'ottimo servizio autobus esistente avevo subito pensato che finalmente non avrei avuto più bisogno dell'auto per lavoro.
Anna Aldieri
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Orecchi da mercante.
Il problema è che solo chi utilizza i mezzi pubblici tutti i giorni sa bene dove sono i problemi, mentre chi li gestisce non sa o fa finta di sapere...Ma sono sotto agli occhi di tutti.
Massimo Pierni
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Ritardi all'ordine del giorno.
I ritardi dei tram sono all'ordine del giorno, specie sulla linea 4 coviolo-San MauriZio... Saltano le corse e la gente è stufa di sopportare i continui ritardi soprattutto quando una persona deve recarsi in stazione per prendere il treno e alla fine rischia il 99% delle volte di perderlo per colpa di autisti distratti che probabilmente stanno al telefono e sbagliano anche direzione. Gli autisti dovrebbero prestare molta attenzione a come guidano vista la tragica disgrazia avvenuta in quest ultimo anno. Inoltre, la pulizia nei tram non esiste, quindi sarebbe meglio iniziare ad effettuare interventi igienici visto che la gente esce profumata da casa e non è possibile che si debba''impuzzolire'' o prendere qualche infezione a causa dello sporco.
Sefora Iembo
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E' una vera giungla.
Ho viaggiato in paesi teoricamente meno sviluppati del nostro, ma garantisco che non esiste nei trasporti la giungla che abbiamo a Reggio Emilia. Passeggini aperti che si muovono senza controllo, stranieri, e non solo, che pretendono il diritto di non pagare il biglietto!! Io non ho la patente e purtroppo da decenni faccio la spola San Polo- Reggio, per lavoro. Quando chiudono le scuole tolgono tutte le corriere che arrivano a San Polo e con il treno FER ci metto 2 ore ad andare a casa. La conclusione è che il servizio t.p. peggiora sempre di più ed è una questione di grave inciviltà!
Sara Bragato
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Ma la linea diretta dov'è?
Io risiedo in Via Antica a Codemondo. Sono a scrivervi per capire come sia possibile che una nota azienda come la vostra NON abbia una linea diretta del tram che partendo dalla stazione arrivi almeno fino a Canalina zona via Gandhi. Sono al corrente della Linea n.1 che parte da Codemondo ma purtroppo va in un’altra direzione. Ho provato a prendere il trenino Ciano d’Enza- Reggio Emilia salendo alla fermata di Codemondo e sono sceso in Gardenia e poi ho preso la linea 4 in Caserma Zucchi ma ci ho messo quasi un’ora per arrivare a canalina. E’ impensabile, in auto ci metterei 15 minuti al max. Sono quindi a chiedervi di informarmi se esiste una linea PIU’ veloce che mi porti almeno fino a quella zona. In caso contrario almeno spero che voi pensiate di aggiungere eventualmente una nuova linea per tutti coloro come me lavorano o desiderano recarsi alla cosidetta zona. Resto in attesa di una risposta.
PP
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Ragazzi lasciati a piedi
Più volte ho segnalato i disservizi a SETA dopo che mia figlia studentessa con abbonamento pagato è stata lasciata a piedi. Autisti che aprono le porte, ti ridono in faccia e poi le chiudono e ti lasciano alla fermata, oppure nemmeno si fermano alla fermata, tirano dritto e i ragazzi/e arrivano tardi a scuola!SETA non ha mai risposto alle mie mail in 2 anni!
Simona Vezzani
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Guidano col cellulare? Licenziateli subito!
Lunedì 28 scorso la linea 3 direzione Via Kennedy, su Viale Timavo, semaforo direzione P.za Fiume ore 14,45-50 circa è transitato l'autobus alla cui guida c'era una ragazza con all’orecchio il cellulare, tenuto con la mano sinistra- guidava soltanto con la mano destra, sul volante ! Non ho fatto in tempo a scattare una foto... E' abitudine sia di uomini che di donne stare con il ccl con una mano e l'altra, sul volante. Costoro vanno licenziati in tronco !
Maria Distefano
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E’ la strafottenza a dare sui nervi
Sono anni che mi batto sulla strafottenza, la maleducazione e la parac….di certuni tra gli autisti bus e minibus. Accampano scuse di tutti i generi per giustificare l'utilizzo dei cellulari; da "mi ha chiamato l'Azienda" ad "noi possiamo utilizzare il cellulare": tutte baggianate !
C'e' dedicato articolo del Codice della Strada che vieta l'utilizzo del cellulare e di qualsiasi mezzo di assistenza tipo auricolare. C'e' dedicato elenco su CHI potrebbe utilizzare il cellulare alla guida del mezzo. Neanche tutte le "Forze" cosiddette dell' "Ordine" !!
Mia figlia, titolare di abbonamento scolastico, ha filmato e inviato tali supporti alla sig.ra Giovanardi, responsabile Trasporti Minibus SETA, in certi casi i risultati si sono notati, ma se molli le attenzioni e non fai opera continua di denuncia, le cose ritornano ad essere come pregresso. Altra cosa molto importante che vorrei segnalare è la mancanza di attenzione e al quasi completo disinteresse alla questione dei mezzi accesi ai capolinea.
I dipendenti SETA hanno precise disposizioni in merito allo spegnimento dei mezzi, ma pochi eseguono questa semplice procedura.
A noi semplici cittadini danno l'obbligo di cambiare ogni pochi anni le auto con mezzi sempre meno inquinanti, Euro 4-5-6 con conseguenti costi sulle spalle delle famiglie, poi permettiamo a mezzi vetusti e obsoleti di rimanere accesi per 30/40 minuti per il riscaldamento in via del Chionso, (stazione degli autobus) e ogni volta che arrivano ai capolinea delle varie linee. Ma poi, che cosa pretendo ?
Come posso sperare che si seguano le regole di buona educazione, buon senso, educazione civica ed esempio, quando l'80 % dei nostri agenti di polizia, polizia municipale e carabinieri non bacchetta questi conducenti (esiste anche ulteriore "dedicato articolo" dove c'e' l'espresso divieto ai mezzi in fermata di tenere acceso il motore…) e non indossa le cinture di sicurezza… Con una sirena dei pompieri, non si può pretendere una serenata all'amata… Grazie dell'attenzione, speriamo vada a buon pro.
Enzo
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I pannelli informativi non funzionano
Per me la situazione è più che indecorosa:
1) Autisti che parlano al cellulare, ma che lo dico a fare;
2) Corse saltate;
3) Minibus con sosta al capolinea prolungata ben oltre l'orario di partenza previsto (pure nelle giornate invernali, quando il ritardo si accumula anche nel tragitto);
4) Pannelli informativi - che dovrebbero indicare l'attesa prevista - in perenne "allestimento". A Parma saranno 10 anni che funzionano regolarmente.
Vergogna Seta
Mauro Costi
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Il trasporto urbano dovrebbe essere gratis
Io ho una mia teoria: il trasporto pubblico dovrebbe essere gratuito, o almeno quello urbano.
Per me in una città di medie dimensioni come Reggio è un servizio essenziale al pari delle scuole, degli ospedali, ecc. e quind il costo deve essere a carico della collettività. Del resto, mi pare di aver letto che la quota di ricavi derivanti dai biglietti sia solo una parte del bilancio di Seta. Se eliminiamo i costi di stampa e distribuzione dei biglietti, di aquisto e manutenzione delle obliteratrici, gli stipendi dei controllori, la gestione del contenzioso, ecc. otteniamo un bel risparmio. Per contro, l'autobus gratuito è un incentivo sia per i viaggiatori occasionali che non devono tribolare a cercare una rivendita, sia per quelli regolari che possono risparmiare un po' di soldini, cosa che in questo periodo non è affatto male. E qui parliamo soprattuto di anziani, per i quali anche qualche decina di euro dell'abbonamento agevolato può fare la differenza.
Alberto Boselli
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Per gli abbonamenti serve la carta di credito
Alla cortese attenzione del Sig. Presidente Pietro Odorici e a tutto il Consiglio Amministrativo.
Buongiorno,
con la presente sono a richiedere di attivare una nuova iniziativa a favore delle famiglie (soprattutto quelle con più figli) che incentiverebbe sicuramente la sottoscrizione degli abbonamenti annuali diminuendo gli "evasori" che ogni anno prendono gli autobus senza biglietto: sottoscrizione dell'abbonamento annuale con addebito automatico della quota mensile su carta di credito, come si fa per gli abbonamenti x cellulari o a Sky o Premium. Con l'attivazione di questa opzione, una famiglia, ad esempio con 2 figli, non dovrebbe pagare 460,00€ (2 abbonamenti annuali) tutti in un colpo con grave ripercussione sul budget familiare (quando già ci sono libri e materiali scolastici da acquistare!), ma potrebbe pagare 38,5€ x 12 mesi senza doversi preoccupare di fare il rinnovo ogni mese! Al momento esiste una ricarica mensile che va fatta ogni mese, senza poter usufruire di un prezzo agevolato per i 12 mesi... SETA avrebbe comunque garantita l'entrata sicura per i 12 mesi e sarebbe sicuramente una pubblicità positiva e accattivante, un atto di sensibilità di seta verso le famiglie, in questo momento di difficoltà economica! Proponetelo al più presto nella nuova campagna abbonamenti per l'anno scolastico 2014/2015!
Letizia Mariani
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La nostra giungla non ha paragoni
Ho viaggiato in paesi teoricamente meno sviluppati del nostro, ma garantisco che non esiste nei trasporti la giungla che abbiamo a Reggio Emilia. Passeggini aperti che si muovono senza controllo, stranieri, e non solo, che pretendono il diritto di non pagare il biglietto!! Io non ho la patente e purtroppo da decenni faccio la spola San Polo- Reggio, per lavoro. Quando chiudono le scuole tolgono tutte le corriere che arrivano a San Polo e con il treno FER ci metto 2 ore ad andare a casa. La conclusione è che il servizio t.p. peggiora sempre di più ed è una questione di grave inciviltà!
Sara Bragato
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Provate a guardare anche il fronte utenti...
E’ chiaro che al momento sono gli autisti nel mirino della gente. Guardate invece l'altro fronte, utenti che sporcano e vandalizzano l'autobus, maleducazione nei riguardi dell'autista, inciviltà diffusa nella regolamentazione delle salite e delle uscite, chi pretende di far fermare l'autobus col solo pensiero, senza cioè alzare il braccio, chi pretende di salire quando le porte sono già chiuse, e chi ne ha più ne mette.
Salvo Lo Re
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Fotografiamo gli autisti che usano il telefonino
Come succede all'estero, occorre strutturare i reclami e le proteste dei cittadini e degli utenti di SETA. Va istituito un numero verde al quale chiamare per segnalazioni di comportamenti sbagliati e pericolosi dei conducenti come del resto gli eventuali ritardi e disservizi, va poi messo ben in vista il numero del veicolo. Andrebbe anche istituito un servizio di email per ricevere le foto dei conducenti SETA più intenti a telefonare o a violare le norme di sicurezza del servizio che a rispettare il Codice della Strada.
Marcello Nizzoli
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Gli autisti dovrebbero essere più preparati
Autisti sotto lente di ingrandimento, moltissimi giudizi negativi e in buona parte con ragione ma ci sino anche parte positive purtroppo sono poche ,pero leggento quanto è stato scritto viene a mente un particolare che NON è da trascurare, sembra che tutto il personale sia assunto secondo simpatia oppure se belle o brutto, quanta colpa va alla preparazione del personale addetto ad un compito molto importante cioè la guida di automezzi in zona affollate con difficoltà enorme, a me sembra che una preparazione capillare non ci sia stata se cosi fossi l’autista che è a conoscenza del mezzo che prende in consegna presenta delle anomalie si dovrebbe rifiutare di partire, in caso contrario si assume responsabilità non sue.
Non e credibile se sono state date disposizioni precise che l’autista disattenda in un modo cosi banale le infrazioni più semplici come non fermarsi vicino ai marciapiedi oppure alle piazzole quando ci sono, non abassare il pianale alla presenza di un anziano o di una persona con difficoltà a salire, lascio a voli le conclusioni. Sperando veramente in un miglioramento del servizio pubblico cordialmente saluto.
A.B.
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Il parcheggio della caserma Zucchi è a rischio
Da residente del Centro Storico e ciclista per necessità (non guido) percorro spesso in bicicletta via Franchetti, in entrambe le direzioni. In più occasioni, pur adoperando tutte le cautele del caso visto che pedoni e ciclisti paiono essere diventate prede assai ambite per le automobili, sono stato protagonista e testimone di autentiche tragedie sfiorate, ad opera di autisti ACT (o SETA come la chiamano ora: mai capito la differenza) che senza riguardo né accortezza alcuna entrano ed escono dal parcheggio della Caserma Zucchi non solo senza fermarsi né verificare la presenza di eventuali pedoni o ciclisti, ma a velocità davvero inopportune.
A parte il sottoscritto (che comunque si è sempre premunito di fermare l’autista e stigmatizzare quel comportamento potenzialmente criminale), ho assistito a tragedia sfiorate che riguardavano anziani e ragazzini. Ogni volta (quando l’autista non era impegnato al cellulare…), mi sono sentito rispondere, con un’arroganza più unica che rara, che loro erano nella ragione perché di lì non si può transitare.
Ora, in attesa di capire se e come è applicabile la condivisibile scelta dell’amico Paolo Gandolfi sul doppio senso di marcia ovunque per i ciclisti, mi chiedo (e vi chiedo): deve consumarsi un’altra tragedia a causa degli autisti ACT (o SETA che dir si voglia) per affrontare questioni (la dissennatezza di qualche autista e l’agibilità pedonale e ciclopedonale di via Franchetti) che evidentemente possono impattare con la vita di chiunque. Tra l’altro lì a pochi metri vi sono alcune scuole molto frequentate. Facile immaginare il caos di biciclette e pedoni davanti all’ingresso di quel luogo sacro agli autobus reggiani non appena le scuole riapriranno… Occorre che altro sangue innocente venga versato per correre ai ripari?
Gli autobus dell’ACT (o SETA) non sono già stati abbastanza macchiati di sangue perché i loro conducenti si rendano conto che guidano pachidermi potenzialmente pericolosissimi e che la legge del più grande esiste solo nella giungla?
Alberto Agazzani
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Seta deve sanzionare chi non paga il biglietto
Invio di seguito il testo della mail che ho inviato a SETA e agli assessori Gennari e Tutino alcune settimane fa.
Sono la mamma di una ragazza che in settembre ricomincerà a prendere l'autobus da Guastalla a Reggio e ritorno. Negli anni scorsi, durante le prime settimane di scuola mia figlia è rimasta a Reggio più volte, poichè l'autobus delle 13 arriva al Tondo (fermata dove sale mia figlia, frequentante il Liceo Moro) ormai pieno e pochi fortunati riescono a salire.
Mentre gli anni scorsi usciva 3 giorni a mezzogiorno e prendeva quindi l'autobus precedente, quest'anno uscirà sempre alle 13, quindi ci aspettiamo che rimanga a piedi quasi tutti i giorni. Poichè noi abbiamo sempre pagato l'abbonamento annuale i primi di settembre (409 euro gli anni scorsi), e sapendo bene che molti ragazzi non pagano nè biglietto, nè abbonamento, mi permetto di suggerire che almeno nelle prime settimane ci siano tutti i giorni controllori alle fermate in cui salgono gli studenti, che controllino i biglietti prima della salita. Forse in questo modo mia figlia riuscirà a prendere l'autobus.
Ho letto sui giornali che lo scorso anno SETA ha avviato una campagna di controllo proprio per contrastare il fenomeno, ma sulle corse utilizzate dagli studenti non sono saliti quasi mai i controllori che, peraltro, non potrebbero nemmeno passare nella marea umana di ragazzi che stipano gli autobus. L'idea quindi di effettuare i controlli prima della salita e con assiduità all'inizio dell'anno scolastico, potrebbe forse arginare in parte il problema.
Ho avuto riscontro dagli assessori e, per la prima volta, anche da SETA, che ha risposto alla mia mail. Ho notato anche che SETA ha predisposto un modulo on line di segnalazione disservizi. Forse qualcosa comincia a cambiare. Ricordo a tutti che è bene segnalare anche alle amministrazioni locali i disservizi, così che possano avere un quadro reale del fenomeno.
Francesca Pelli
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Pago l'abbonamento e la fermata... scompare
Dopo aver pagato gli abbonamenti per i nostri figli, abbiamo scoperto che la fermata davanti a casa verrà soppressa (dal 15 settembre). Abitando fuori dal paese di Puianello questa scelta ci costringerà ad accompagnarli tutte le mattine andata e ritorno in centro (naturalmente ad orari diversi perché frequentano scuole superiori e università diverse) e così i nostri vicini di casa. Il disagio riguarda una decina di persone che però hanno diritto a ricevere il servizio per cui hanno pagato (senza particolari sconti per le famiglie numerose).
Fam. Delmonte
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Aladino e la sfrenata corsa al risparmio
Ho letto il vostro articolo riguardante il ridimensionamento del servizio bus notturno ALADINO e vorrei raccontare la mia esperienza. Io lo usavo relativamente spesso per andare e tornare da Canali, dove tuttora ho la necessità di recarmi. Da un paio d' anni, anche quel quartiere non è più servito e l'ultima fermata utile è piazza quarnaro. Da allora sono costretto sempre a chiedere a qualcuno automunito di accompagnarmi, cosa che risulta piuttosto avvilente e frustrante, poichè mi è stato strappato anche quell' ultimo pizzico di indipendenza che si poteva avere nella nostra città dopo le 20. Una volta ho parlato con un conducente che mi ha spiegato che il taglio delle tratte è stato deciso proprio per risparmiare sui KM, al contrario di quanto afferma Vernaci. Come diceva l' altro utente, noi cittadini veniamo continuamente penalizzati da queta sfrenata corsa al taglio e al risparmio che SETA ha messo in atto ormai da diversi anni.
Francesco Marchi
L'autista guida senza la cintura di sicurezza
Salve, segnalo questo autista sulla linea extraurbana Reggio Emilia-Reggiolo, che non mette la cintura di sicurezza, non è l'unico ma uno dei tanti. Segnalo inoltre che su questa linea quasi sempre gli autobus arrivano prima del tempo previsto, e questo crea non pochi disagi, visto la necessarietà di essere alla fermata dai 6 agli 8 minuti prima per sicurezza. Dichiaro la mia volontà di rimanere anonimo.
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Amministratori, meno selfies e più soluzioni
La polemica sui disservizi del trasporto pubblico urbano aperta dall’assessore del Comune di Reggio Tutino e seguita da numerosi altri consiglieri e Sindaci si è fatta, a dir poco, sorprendente. Infatti, pur riconoscendo a tutti le buone intenzioni, temo che i toni esasperati e la sovraesposizione mediatica adottati non aiutino la ricerca di soluzioni, ma, al contrario, le ostacolino. Non intendo affatto sottovalutare i disservizi patiti dagli studenti e dalle loro famiglie in questo inizio d’anno scolastico, ma il trasporto pubblico locale, a Reggio come in Italia, è un problema che viene da lontano ed ha natura strutturale, non contingente.
Alcuni semplici dati possono aiutare a comprendere. Il trasporto urbano della città di Reggio costa circa 9.000.000 di €. l’anno, mentre le entrate, fra biglietti e pubblicità, coprono meno di un terzo della spesa. Le cifre raddoppiano se consideriamo anche il trasporto extra-urbano. I soldi che mancano li mette la regione. Ciò significa che il grosso dei costi è pagato dalla generalità dei cittadini. Da qui anche l’importanza etica della lotta ai “portoghesi” che non pagano il biglietto.
Tuttavia, questo enorme costo serve soltanto l’8% degli spostamenti totali delle persone in città, le quali per il 17% si spostano in bicicletta, per il 10% a piedi e per il 65% in auto. Il problema è, dunque, serio, soprattutto se si vuole che il trasporto pubblico diventi, in un futuro non troppo lontano, insieme alla bicicletta, protagonista di una mobilità più sostenibile e non rimanga residuale come oggi. Con questi dati, non c’è da stupirsi se Seta, il gestore dei trasporti, chiede di aumentare il prezzo dei biglietti e se il Comune di Reggio chiede a Seta di migliorare il servizio.
Ma il punto è che la questione non si può affrontare e, ancor meno risolvere a colpi di selfies sugli autobus di sindaci e assessori e consiglieri da pubblicare su Facebook o sui giornali. I cittadini da tempo segnalano i disservizi che questi amministratori hanno rilevato. Da loro ci si aspetta la soluzione dei problemi, un comportamento più sobrio e discreto, non la denuncia, né l’eccesso di protagonismo.
Per questo ora mi attendo che gli amministratori ricostruiscano condizioni di collaborazione fra tutti gli enti preposti e, insieme, alzino lo sguardo e diano vita ad un progetto di ammodernamento e ristrutturazione forte e coraggioso. Diversamente il mezzo pubblico continuerà, in una città di media dimensione e a bassa concentrazione abitativa come Reggio Emilia a svolgere un ruolo marginale nella mobilità delle persone. Continuerà ad essere scarsamente competitivo rispetto all’automobile e continuerà a divorare risorse che, in tempo di crisi, non potranno essere sottratte ad altri bisogni.
Claudio Ghiretti
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Le mamme devono chiudere i passeggini prima di salire
Seta deve ancora fare chiudere i passeggini dei bimbi troppo comodo il bus è pieno e gli autisti che non dicono niente prima di salire devono chiudere i passeggini ingombrano troppo a volte sono 2 e anche 3 spero che guardino anche questo.
Mariangela Castagnaro
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Altrove gli autisti fanno anche da controllori
«Non ci è concesso mettere i tornelli - afferma Odorici - e gli autisti non possono fare anche i controllori. Ogni azione è demandata ai verificatori, salvo l’intervento nei casi più difficili delle forze dell’ordine».
Falso! venga a Hong Kong a vedere come gli autisti controllano il flusso dei passeggeri in salita sui mezzi.
Si entra solo dalla porta anteriore ,l’obliteratrice è a fianco dell’autista assieme al sensore della smart card e alla cassa automatica per monete. Nessuno riesce a entrare se non utilizza uno dei tre sistemi di pagamento.
Roberto Inglese***
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