Terremoto e trivellazioni, un altro esposto in procura
Presentato anche a Reggio dalle associazioni e dai comitati No triv La relazione di Governo e Regione nega legami tra il sisma del 2012 e gli scavi
REGGIO EMILIA. Un secondo esposto, dopo quello del 13 giugno scorso, è stato presentato o inviato sabato da diversi comitati e associazioni alle procure di Reggio,Ferrara, Modena, Bologna, Mantova e Rovigo con lo scopo, si legge in una nota, di «tenere alta l'attenzione, anche attraverso verifiche di carattere giudiziario, sulla tragica vicenda del terremoto emiliano di maggio 2012, evento da sempre ritenuto come calamità naturale, affinchè vengano effettuati tutti gli opportuni accertamenti e venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza di specifici fatti dedotti e ampliamente illustrati nell'esposto».
Il documento porta la firma di Comitato FerrAriaSalute di Malborghetto di Ferrara, Associazione Amici della Terra di Ferrara, Comitato Spontaneo No Triv a Fè di Ferrara, Gruppo Spontaneo No Triv Centò di Cento, Associazione Riprendiamoci il Pianeta di Sassuolo, Comitato Cittadini Sisma.12, Cento in Movimentò, Partito Pirata Italiano di Ferrara, Gruppo Amici di Beppe Grillo - Meetup 5 Stelle per Cento e frazionì, Gruppo Spontaneo S.Agostino. Con l'esposto, comitati e associazioni chiedono «perché la Regione Emilia-Romagna abbia reso pubblico il Rapporto Ichese due mesi dopo esserne venuta in possesso e non abbia preso immediatamente provvedimenti di sospensione delle attività in corso nel sottosuolo profondo, sia nell'ambito dello sfruttamento degli idrocarburi, sia nell'ambito dello sfruttamento delle acque geologiche profonde ed, in maniera particolare, provvedimenti di sospensione dell'attività invasiva di sfruttamento degli idrocarburi dell'impianto del Cavone,indicato nel rapporto in oggetto come possibile innesco degli eventi sismici del maggio 2012».
Inoltre, viene chiesto di fare chiarezza «sull'eventuale correlazione tra l'evento sismico delle 00.43 del 20 giugno 2014, con le attività sperimentali del Laboratorio Cavone iniziate nell'aprile 2014 e conclusesi il 16 giugno 2014.
E risale proprio ad alcuni giorni fa la diffusione, da parte della Regione, del rapporto secondo cui non esiste alcuna correlazione tra l’estrazione d’idrocarburi e gli eventi sismici che si sono verificati nel maggio 2012. Questa a conclusione ufficiale delle attività di monitoraggio del Laboratorio Cavone, attivato nell’aprile scorso da ministero dello Sviluppo, Regione e società Padana Energia, dopo le polemiche suscitate dalla mancata diffusione del rapporto Ichese che non escludeva questa correlazione. I risultati, anticipati dalla Regione, sono stati confermati dal ministero e validati dall’Ingv. e.it. Queste le parole che concludono il report: «Non vi è alcuna ragione fisica per sospettare che le variazioni di pressione agli ipocentri derivanti dalle attività di produzione o iniezione del Campo del Cavone abbiamo innescato la sequenza delmaggio 2012».