Rifiuti, si guarda al modello di Parma
Annunciato l’arrivo della tariffa puntuale ma non è stato ancora deciso come sarà la nuova bolletta
REGGIO. I Comuni del Parmense, a cominciare da Felino, sono stati fra i primi ad introdurre la tariffa puntuale targata Iren in Emilia. E saranno proprio i modelli parmigiani i punti dai quali partirà la riflessione per l’introduzione della nuova tariffa dei rifiuti a Reggio. Una rivoluzione annunciata dall’assessore comunale all’Ambiente, Mirko Tutino, insieme all’estensione del porta a porta in tutta la città, durante la presentazione del progetto definitivo dell’impianto Tm di Gavassa. La proposta approderà a settembre su due tavoli: la commissione consiliare e il tavolo che da oggi esiste in seno al consiglio locale con l’assemblea dei sindaci, in un giro di consultazioni che coinvolgerà associazioni di categoria e sindacati. «Con Iren - afferma Tutino - faremo un incontro affinchè ci illustri che tipo di tariffa puntuale applica, dove e come la applica, in modo da capire anche a quale tipo di tecnologia ricorrere e qual è il migliore sistema per la nostra realtà». Attualmente Iren applica la tariffa puntuale a meno di una decina di comuni della provincia parmense e ad un comune nella provincia di Piacenza. E sarà proprio da queste esperienze che si cercherà di studiare un modello “reggiano”, calato su una realtà che si appresta anche ad estendere il ricorso al porta a porta. Una partita ancora tutta da discutere, che cambierà volto alle bollette, nella difficile scommessa di una riduzione dei costi a fronte di un maggior sforzo e una maggiore spesa nel servizio. In sostanza, nelle bollette ci sono costi fissi e costi viariabili. In questi ultimi, oggi, il prezzo del servizio è dato da un coefficiente basato su metri quadrati e persone. Con l’introduzione della tariffa puntuale, verrebbe introdotta una terza voce, relativa agli “svuotamenti”, ovvero al numero di volte in cui i cittadini gettano i rifiuti: una voce che premierebbe chi produce meno rifiuti del dovuto. E l’influenza di questa voce sarà tanto più grande sulla bolletta quanto più elevato sarà il suo valore percentuale. Ma come si farà a contare gli “svuotamenti”? Tra i sistemi in circolazione, il lettore ottico, con il codice a barre sul cassonetto; la consegna a casa di un numero di sacchetti per anno; l’introduzione di meccanismi che pesino i rifiuti prodotti. Tecnologie che necessitano di risorse che potrebbero influire sui costi fissi della bolletta.