Gazzetta di Reggio

Reggio

La denuncia di un disabile: «L’autista non mi voleva fare salire»

di Elisa Pederzoli
 La denuncia di un disabile: «L’autista non mi voleva fare salire»

La risposta di Seta: la prenotazione non è obbligatoria ma garantisce all'utente di disporre di un mezzo idoneo
VIDEO: LA DENUNCIA DELL'UOMO

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REGGIO EMILIA. «Sono disabile. Da tre anni, devo usare la carrozzina per colpa della malattia. L’altro giorno, volevo salire su un autobus per andare in centro. Ma l’autista mi ha detto di no, non voleva abbassare la pedana: diceva che avrei dovuto comunicare a Seta 24 ore prima la mia necessità. Come è possibile? E’ una vergogna».

La denuncia arriva da Luciano Scocozza, un uomo di 41 anni che abita a Pieve e che, purtroppo, da qualche tempo è costretto a convivere con la sclerosi multipla: una malattia che oggi lo costringe a usare una carrozzina.

L’episodio che racconta risale al tardo pomeriggio di mercoledì. Siamo a Pieve. Scocozza insieme alla compagna doveva salire sul mezzo della Linea 2, in transito in zona verso le 18.50.

«Come già altre volte, sono andato alla fermata in attesa del bus. Quando è arrivato, però, sono iniziati i problemi» racconta. «L’autista – prosegue – ha iniziato a dire che non potevo salire. Che per farlo, avrei dovuto avvertire il giorno prima. La mia compagna allora ha iniziato a discutere con lui, sono volate anche parole grosse. Alla fine, quando abbiamo detto che avremmo chiamato i carabinieri se non ci avesse fatti salire si è convinto: ha abbassato la pedana e finalmente sono potuto salire sul mezzo e arrivare a destinazione».

Luciano Scocozza parla con tono pacato. Nel suo racconto c’è tanta dignità, quella di chi ha imparato che vivere su una sedia a rotelle spesso mette di fronte a degli ostacoli. Ma che ha anche capito che gli ostacoli più difficili da sormontare, spesso, sono quelli che legge negli sguardi degli altri.

Il regolamento di Seta – come si legge nel suo sito internet – stabilisce che «il trasporto di persone con disabilità motorie o a mobilità ridotta viene organizzato su prenotazione, chiamando, entro 48 ore» un numero telefonico.

«Io non posso sapere il giorno prima se all’indomani avrà bisogno del bus. Ma in ogni caso, non ho mai avuto problemi: la maggior parte degli autisti quando mi vede si mobilita per far abbassare la pedana e farmi salire. Con qualcuno, però, non succede così. E l’autista con cui abbiamo dovuto litigare, non è nuovo a episodi del genere. Anche a un amico con disabilità è capitata la stessa cosa».

E per questo, ha deciso di rivolgere un appello. «Mi rivolgo proprio a Seta: che sensibilizzi i suoi autisti su questi temi» dichiara, infine, il 41enne.

La risposta di Seta

Mezzi pubblici e disabili: la prenotazione non è obbligatoria

ma garantisce all’utente di disporre di un mezzo idoneo

  

Con riferimento all’articolo “L’autista non mi voleva far salire”, a firma di Elisa Pederzoli pubblicato oggi a pagina 9, Seta si scusa con l’utente disabile per l’episodio avvenuto sulla linea 2 e ribadisce che la disponibilità nei confronti della clientela è un elemento fondamentale e prioritario di chi ha la responsabilità di condurre un mezzo pubblico, come stabilito peraltro anche dal Regolamento di trasporto aziendale che prescrive al personale viaggiante di porre la massima attenzione ai passeggeri durante le fasi di salita/discesa dai mezzi, favorendo specificatamente i passeggeri diversamente abili con i dispositivi di cui il mezzo è dotato.

Per questo motivo l’azienda ha già provveduto a richiamare l’autista protagonista dell’episodio citato nell’articolo ad un comportamento più idoneo al proprio ruolo, garantendo che quanto accaduto non può essere considerato un atteggiamento generalizzato ed abituale del proprio personale viaggiante (come peraltro riconosciuto dall’utente stesso).

Ciò detto, riteniamo opportuno precisare che le persone con disabilità o ridotta capacità motoria non sono obbligate ad effettuare la prenotazione di un bus attrezzato, ma che questo è il solo modo per garantire agli utenti con difficoltà di movimento di disporre con certezza di un mezzo adeguato alle loro esigenze.

La flotta urbana di Reggio Emilia, infatti, annovera 77 mezzi dotati di posto riservato a disabili e pedana di sollevamento (su un totale di 104): pur essendo altamente probabile che il bus in arrivo sia predisposto per il trasporto disabili, non vi è garanzia che - ogni giorno e su tutte le linee - tutti i mezzi in servizio lo siano. E’ consigliabile, quindi, avvalersi di questa opportunità qualora le esigenze individuali di spostamento lo consentano.