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«L’acqua è potabile non ci sono pericoli»

«L’acqua è potabile non ci sono pericoli»

CAMPEGINE. «I dati presentati dalla Regione sulla percentuale reggiana di tubature in cemento-amianto sono noti da tempo. Tutti gli acquedotti di pianura del mondo presentano condotte realizzate con...

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CAMPEGINE. «I dati presentati dalla Regione sulla percentuale reggiana di tubature in cemento-amianto sono noti da tempo. Tutti gli acquedotti di pianura del mondo presentano condotte realizzate con questo materiale. Ma, come affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non c’è niente di cui preoccuparsi: le fibre di cemento-amianto non rappresentano un pericolo alimentare per la salute dei cittadini». È con queste parole che Maurizio Rosi, direttore del servizio Sian (Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione) dell’Ausl di Reggio, inizia ad affrontare il delicato tema. «Nonostante queste tubature non rappresentino un rischio per la salute, al punto che nelle analisi per stabilire la potabilità dell’acqua non compare alcuna voce inerente alla percentuale di fibre di amianto presenti, noi effettuiamo un monitoraggio attento e continuo da anni», prosegue il dottor Rosi.

«Da questi nostri controlli è emerso che negli acquedotti e nelle condotte della provincia di Reggio Emilia non ci sono fibre di cemento-amianto persistenti. Significa che – spiega il direttore del Sian – nell’acqua non si trovano filamenti del materiale di cui sono fatti i tubi. In tutti questi anni di analisi ci è successo di trovare fibre di cemento-amianto nell’acqua solo tre volte. In tutte e tre le occasioni i filamenti sono stati trovati nelle cisterne, dove il flusso dell’acqua rallenta, ma è bastato vuotare i serbatoi e lavarli (chiaramente in modo approfondito) per risolvere il problema. La formazione delle fibre di cemento-amianto – continua Rosi – è causata dagli interventi di manutenzione sulla rete idrica: al momentio della sostituzione, le condotte vengono tagliate ed è evidente che qualche filamento possa cadere in acqua. Ecco perché questi lavori, che sono assolutamente necessari, perché tutte le strutture che invecchiano vanno cambiate, devono essere svolti con attenzione, cura e soprattutto senza fretta». (m.r.)