Gazzetta di Reggio

Reggio

«Gavassa, i comuni sono coinvolti»

«Gavassa, i comuni sono coinvolti»

Sul Tm l’assessore Tutino replica ai sindaci di Correggio e di San Martino in Rio

2 MINUTI DI LETTURA





REGGIO EMILIA. «Nei due anni che hanno preceduto l'approvazione del progetto preliminare, il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la Provincia, ha svolto diversi incontri con un tavolo composto da una rappresentanza dei cittadini di Gavassa». Così l’assessore all’Ambiente, Mirko Tutino, replica ai sindaci di Correggio, Ilenia Malavasi, e di San Martino, in Rio Oreste Zurlini, che avevano auspicato un maggior coinvolgimento nel progetto per l’impianto Tm di Gavassa. Numeri alla mano, secondo Tutino, il coinvolgimento c’è stato: «Oltre al consiglio comunale di Reggio, tutti i Comuni coinvolti hanno avuto una decina di occasioni di incontro per intervenire sulle diverse evoluzioni del progetto. È solo a seguito di questi passaggi che la giunta del Comune di Reggio e, per l'approvazione definitiva, quella provinciale hanno dato il loro via libera. Va sempre ricordato, che l'impianto tratterà solo per un terzo rifiuti della città di Reggio e che per la restante parte è al servizio del sistema provinciale».

Quanto alla proposta dei due sindaci di far seguire all’approvazione del progetto una serie di incontri con la cittadinanza, l’assessore all’Ambiente si mostra disponibile: «Nei prossimi mesi, sarà possibile approfondire il progetto per la viabilità dei mezzi in entrata e in uscita dal Tm e raccogliere indicazioni dai cittadini». Ma sul tema rifiuti ieri è intervenuta anche la consigliera comunale di centrodestra, Donatella Prampolini, che ha criticato la scelta del “porta a porta”: «Le esperienze già condotte in Italia - replica Tutino – dimostrano che non si possono ridurre i rifiuti inviati a smaltimento se non si prevede l'attivazione di raccolte domiciliari porta a porta della frazione umida e della frazione indifferenziata. La tesi: facciamo più differenziata con la tariffa puntuale e non attiviamo il porta a porta, non è quindi praticabile».