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Dopo le ammissioni anche per Costi arresti domiciliari

Dopo le ammissioni anche per Costi arresti domiciliari

REGGIO EMILIA. Si sono aperte le porte del carcere per Omar Costi, l’imprenditore 40enne finito in manette nell’ambito dell’operazione Octopus. Il giudice, infatti, ha accolto la richiesta di...

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REGGIO EMILIA. Si sono aperte le porte del carcere per Omar Costi, l’imprenditore 40enne finito in manette nell’ambito dell’operazione Octopus.

Il giudice, infatti, ha accolto la richiesta di arresti domiciliari che era stata avanzata lunedì dal suo legale, l’avvocato Liborio Cataliotti. Misura che ora l’uomo può scontare nella sua abitazione.

Una svolta che arriva a meno di una settimana dal lungo interrogatorio dell’indagato davanti al sostituto procuratore Valentina Salvi. Un incontro valutato dalla stessa procura come molto proficuo: Costi, infatti, aveva lungamente spiegato il funzionamento di quel giro di fatture false, l’ambiente in cui i traffici si svolgevano. Ma ha anche fornito nuovi spunti alle indagini, che potrebbero anche portare all’iscrizione nel registro degli indagati di nuovi nomi, non solo reggiani.

Le novità riguardano anche l’amico Marco Gibertini, già ai domiciliari da qualche settimana dopo essere finito in manette nell’ambito della stessa indagine, condotta in collaborazione da carabinieri e guardia di finanza.

Il tribunale del Riesame ha accolto l’istanza del suo legale, ancora l’avvocato Cataliotti: no all’applicazione della misura cautelare per il reato di riciclaggio.

Un pronunciamento che potrebbe avere un peso anche sul fronte della contestazione dello stesso reato, che per il difensore non si dovrebbe configurare per il suo assistito. E nella lista di reati con i quali è chiamato a fare i conti il giornalista, questo è sicuramente il più pesante: quello che prevede pene dai 4 ai 12 anni.

Attualmente, Gibertini si trova agli arresti domiciliari per gli altri illeciti che gli vengono contestati, in un appartamento individuato grazie alla mobilitazione degli amici.