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Amianto nei tubi d’acqua, ecco la mappa

Amianto nei tubi d’acqua, ecco la mappa

L’acquedotto di Caprara presenta quasi la metà delle tubazione non a posto

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REGGIO EMILIA. La presenza di amianto nelle tubature dell’acqua in Emilia continua a fare notizia, dopo il caso scoppiato di recente a Carpi nel Modenese. Amianto che, come si vede nella tabella pubblicata qui a lato, è presente in non pochi acquedotti delle province di Reggio Emilia, Bologna e Modena. È arrivata, infatti, la risposta della Regione Emilia Romagna a seguito di un’interrogazione presentata nello scorso aprile, per chiarire la situazione della presenza di tracce di fibra di amianto nella rete di Carpi.

L’assessore regionale alle Politiche per la salute aveva risposto testualmente che «a ogni modo, sulla base di conoscenze pregresse, si può affermare che la presenza di tubazioni in cemento-amianto sia diffusa sull’intera rete acquedottistica regionale anche se in misura variabile da territorio a territorio e dai dati raccolti da Arpa negli ultimi anni è risultata la presenza di basse quantità di fibre di amianto in alcuni degli acquedotti delle Province di Modena, Bologna e Reggio-Emilia».

LA MAPPA

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Leoni aveva quindi chiesto nella nuova interrogazione: quali fossero i comuni delle provincie di Modena, Bologna e Reggio-Emilia dove si riscontra presenza di amianto nella rete idrica, quali gli acquedotti in questione, quale la percentuale di cemento-amianto presente in ogni singolo acquedotto e se tale percentuale sia di rischio per la salute pubblica. Leoni voleva anche sapere quali sostituzioni delle reti idriche interessate dalla presenza di amianto siano previste e con quali tempi e, infine, a quanto ammontino i costi per tali interventi e ed entro che tempi si pensi di realizzarli.

La risposta della Regione, a firma del vicepresidente Simonetta Saliera, è tutt’altro che soddisfacente. Si legge: «Dal 2004 al 2013 sono state effettuate 453 analisi sulle acque distribuite nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia al fine di ricercare la presenza di amianto nelle stesse. Dei 453 campioni analizzati, solo 41 sono risultati positivi per la presenza di fibre di amianto».

A destare preoccupazione è soprattutto l’acquedotto di Caprara che serve i Comuni di Boretto, Brescello, Campegine, Castelnovo di Sotto, Gattatico, Gualtieri, Poviglio e che ha quasi metà delle sue condutture interessate dal problema-

Sono previsti 50 milioni di euro di intervento per il rinnovo delle reti acquedottistiche.

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