Gazzetta di Reggio

Reggio

Non si sveglia il volontario caduto

di Martina Riccò
Non si sveglia il volontario caduto

San Polo: Dino Baroni è ancora ricoverato in Rianimazione al Maggiore di Parma

2 MINUTI DI LETTURA





SAN POLO. «Spero solo che si svegli. Che si svegli presto. Non mi importano le conseguenze che potrà avere». A parlare è Erika Baroni. Suo padre, Dino, è ancora in coma, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma.

Era stata lei, martedi mattina, a trovarlo senza sensi nel campo sportivo di Grassano. Il padre era uscito al mattino presto per allestire l’area in cui, domenica, si terrà la festa del grano organizzata dalla Proloco del paese, ma all’ora di pranzo non era tornato a casa. Erika, preoccupata, era andata a cercarlo e l’aveva trovato riverso a terra, con una scala appiattita sul prato, al suo fianco.

«Lo chiamavo, lo chiamavo – racconta la figlia – ma lui non mi rispondeva. Non apriva neanche gli occhi. Allora ho chiamato mio zio e poi ho telefonato al 118».

I soccorritori arrivati sul luogo dell’incidente ci hanno messo poco a capire che le condizioni di Dino erano molto gravi: il 61enne, quindi, è stato intubato ed è stato trasportato il elicottero all’ospedale di Parma.

Dopo i primi accertamenti medici, è stato chiaro che l’ematoma cerebrale di Dino non era stato causato dalla caduta, ma l’aveva preceduta.

Colpito da un’ischemia, il pensionato – un ex lattoniere – ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo dopo un volo di due metri d’altezza.

«Speriamo che si riprenda e possa stare bene – commenta il cognato e collega della Proloco Pierangelo Carbognani – Dino è una delle colonne portanti della Proloco di Grassano. Da quando è andato in pensione passa la maggior parte del suo tempo a organizzare attività e lavorare per le feste e le manifestazioni: è una sorta di factotum onnipresente. Inizialmente avevamo pensato di rinviare la festa del grano – aggiunge – ma poi, avendo già organizzato tutto, abbiamo deciso di farla lo stesso. Ma se le condizioni di Dino dovessero peggiorare rimanderemo tutto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA