Rubiera, è morto uno dei fondatori della Art Mosaico
RUBIERA. E’ morto domenica all’ospedale di Scandiano, a 94 anni, Gino Panciroli. Nato a Marmirolo il 6 agosto 1919 in una famiglia benestante di produttori di formaggio, ultimo di cinque figli,...
RUBIERA. E’ morto domenica all’ospedale di Scandiano, a 94 anni, Gino Panciroli. Nato a Marmirolo il 6 agosto 1919 in una famiglia benestante di produttori di formaggio, ultimo di cinque figli, rimase orfano di madre quando non aveva ancora due anni. Accudito dalla zia Carmen, per la quale ha conservato sempre estremo affetto, è cresciuto appassionandosi più alla vita all’aria aperta, alla campagna e ai motori che alle aule scolastiche.
Iniziò presto a lavorare nell’attività di famiglia, incappata nel frattempo in difficoltà finanziarie, distinguendosi per le sue abilità manuali e il fiuto per il commercio. Di giorno lavorava al caseificio e la sera arrotondava andando nelle balere in bicicletta a suonare la chitarra, cercando di darsi da fare il più possibile per essere indipendente. In queste occasioni si distinse anche come ballerino, coltivando la passione per il ballo che mantenne per tutta la vita.
Alla morte del padre, subito dopo la seconda guerra mondiale, abbandonò l’attività di famiglia impiantando un allevamento di suini, ma presto un’epidemia stroncò il progetto. Lo zio possidente terriero lo indirizzò allora verso la ditta Baroni, che si occupava di commercio di macchine agricole. Per lavoro si spostò nelle zone del Mantovano e del Veronese, dove conobbe la donna della sua vita, l’amata Luisa con la quale decise di sposarsi.
Alla fine degli anni ’50 si mise in proprio e aprì a Rubiera una concessionaria di macchine agricole, acquisendo col tempo la rappresentanza di numerosi produttori come Carraro, Bautz, Massey Ferguson. Grazie ai suoi sforzi, negli anni la ditta era cresciuta fino ad avere l’onore di ottenere la rappresentanza esclusiva per le province di Reggio e Modena della marca John Deere.
Agli inizi degli anni ’60 si interessò anche del settore ceramico in espansione e assieme ad altri soci fondò a Rubiera la ceramica Art Mosaico. Dal 1975 si dedicò a tempo pieno alla gestione dell’attività industriale, che seguì con passione fino al suo ritiro, alla fine degli anni ’90.
Negli ultimi anni si è dedicato con amore e passione alla sua famiglia e a coltivare i suoi hobby, fra tutti la caccia, dove si è distinto più di una volta anche vincendo numerosi premi alle manifestazioni dedicate.
A distanza di tre mesi, lasciando increduli i quattro figli, raggiunge l’adorata moglie Luisa alla cui morte – avvenuta a fine febbraio –non ha saputo rassegnarsi. Il funerale si terrà stamani alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Rubiera.
Gino Panciroli lascia quattro figli – Carmen, Carla, Lanfranco e Luca – e cinque nipoti (Giulia, Guido, Enrico, Edoardo e Ludovica).