Riapre l’antica chiesa “dei Servi”
Guastalla: chiusa dopo il sisma, da domani accoglierà le celebrazioni parrocchiali
GUASTALLA. L’Unità Pastorale di Guastalla della parrocchia di San Pietro nella Concattedrale comunica che riapre la chiesa “Dei Servi” dopo i lavori di restauro e messa in sicurezza e dopo un lungo periodo di chiusura a seguito del terremoto di maggio 2012. A due anni dal sisma, questa sera, infatti, alle 21.15, in occasione della chiusura del mese Mariano di maggio - con tanto di solenne processione che giungerà dalla basilica di Pieve - la chiesa di piazza Vittorio Veneto potrà riaccogliere i fedeli e i cittadini guastallesi che hanno cura del patrimonio artistico, culturale e religioso della comunità guastallese.
Ad officiare la prima messa nella chiesa restaurata, sarà il parroco e vicario generale, don Alberto Nicelli.
Da domani 1 giugno, poi, la chiesa apre anche alle messe domenicali.
La chiesa della Santissima Annunciata detta anche “Dei Servi” fu edificata dal padre Servita Giulio Borromeo su disegni di Antonio Filippi nel 1600 e consacrata nel 1607. Danneggiata più volte, fu restaurata nel ’700. Conserva una tela di Giuseppe Maria Crespi raffigurante i sette Santi fondatori dell’Ordine Servita (olio su tela, 1730), trafugata da Napoleone e poi restituita. Oltre all’opera del Crespi risultano di grande interesse: la Santa Lucia attribuita a Cesare II Duca di Guastalla (olio su tela), i paliotti d’altare di Giovanni Massa (scagliola policroma), la Madonna e i Santi di G. B. Bolognini (olio su tela, 1675), l’Annunciazione di Pietro Antonio Rotari (olio su tela, 1738). I lavori di messa in sicurezza della chiesa “Dei Servi” sono costati 170mila euro e sono stati finanziati con i fondi destinati alle opere provvisionali della Regione Emilia Romagna.
Le messe, dunque, che fino a qualche giorno fa venivano celebrate sotto il tendone dell’oratorio don Bosco, tornano, a pieno titolo, nella chiesa “Dei Servi”. Per quanto riguarda i lavori di restauro alla Concattedrale di Guastalla, invece, sembrano essere giunti a metà strada. Se tutto procederà per il meglio il duomo potrebbe essere riaperto entro il 2015. (m.p.)