Gazzetta di Reggio

LUZZARA. E’ una festa attesa da tempo, praticamente da due anni. Da quando, cioè, la seconda e più violenta scossa di terremoto, quella del 29 maggio, fece cadere numerosi calcinacci all’interno della chiesa parrocchiale di San Rocco, a Villarotta, ma soprattutto, causò il “distacco” della facciata dal resto dell’edificio, con una larga crepa ben visibile sia all’interno che all’esterno. Fu un miracolo che la facciata della chiesa non si staccò e non precipitò sulla strada principale del paese. Un miracolo dovuto al fatto che, già molti anni, si era presentato questo pericolo e, anche allora, la facciata fu legata al corpo dell’edificio.

Ora la chiessa parrocchiale di San Rocco è tornata agibile e, anche se ci sono ancora molti lavori da fare (soprattutto per il rispristino delle stuccatore e delle cappelle laterali) finalmente domenica mattina verrà solennemente riaperta al culto con una concelebrazione preceduta dal vescovo emerito della diocesi di Reggio-Guastalla, monsignor Adriano Caprioli, insieme al parroco dell’Unità pastorale Villarotta, Brugneto e San Girolamo, don Mario Pini e ad altri sacerdoti che sono stati parroci a Villarotta, a cominiciare da don Ideo Iori.

Dopo la messa delle ore 11, seguirà una breve presentazione dei lavori effettuati da parte dell’ingegner Andrea Pacchiarini e del responsabile per i Beni artisti della Diocesi, monsignor Tiziano Ghirelli. Alla cerimonia, inoltre, saranno presenti il sindaco di Luzzara, Andrea Costa, gli assessori e i consiglieri comunali oltre ai rappresentanti dell’amministrazione provinciale e della Regione Emilia Romagna che ha finanziato i restauri.

Seguirà, quindi, il pranzo della comunità nel salone adiacente alla chiesa che, in questi due anni, è stato utilizzato come sala liturgica. La somma raccolta sarà destinata al proseguio dei lavori. (f.d.)