Presi i ladri del bancomat
Con un congegno 2 rumeni bloccano i prelievi per poi ritirare i soldi: condannati
SAN MARTINO IN RIO. La cliente che voleva prelevare 70 euro dal bancomat c’era rimasta male vedendo che i soldi non erano spuntati dalla solita fessura.
Aveva creduto – siamo agli inizi di dicembre di tre anni fa – d’aver sbagliato qualcosa nella procedura o che vi fosse qualche problema interno alla banca e quindi se n’era andata dallo sportello con l’intenzione di capire cos’era accaduto tramite l’istituto di credito (nel caso specifico si tratta di Cariparma). Ma la cliente non poteva immaginare che su quel bancomat si fossero concentrare le “attenzioni” di due rumeni, esperti per manomissioni di questo genere (visti i precedenti penali). Come ricostruito dai carabinieri – la vicenda è stata affrontata ieri mattina in tribunale a Reggio – i due malviventi avevano piazzato un congegno particolare in quel bancomat, capace di bloccare la fuoriuscita delle banconote al momento della normale richiesta dei soldi da parte del titolare di una carta. E così era accaduto allo sportello il 9 dicembre 2011: quando la donna se n’era andata a mani vuote, i due rumeni subito dopo comodamente ritiravano i 70 euro richiesti dalla cliente nell’operazione, sbloccando la fuoriuscita dei quattrini. Un gioco da ragazzi per quei due professionisti, ma non avevano fatto i conti con le riprese a circuito interno della banca che hanno poi permesso ai carabinieri di individuarli nei 30enni Marian Catalin Daculescu ed Alexandru Margineanu. E le indagini sono sfociate nell’accusa di furto aggravato per entrambi. Ieri mattina, a due anni e mezzo dal fatto, i due rumeni sono stati condannati a 4 mesi di reclusione e 150 euro di multa (pena sospesa). In pratica il giudice Dario De Luca ha accolto le richieste di condanna formulate dal pm Manuela Mulas. Il giudice De Luca ha ritenuto provato quanto appurato dai carabinieri sul sistema adottato dai due per manomettere il bancomat a loro favore. Dei due rumeni neanche l’ombra in aula a Reggio: sono irreperibili, svaniti nel nulla. Sono stati comunque rappresentati dall’avvocato difensore Federica Pingelli che ha ottenuto la concessione delle attenuanti per i due incensurati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA