Permessi di soggiorno: dichiara di essere badante, ma l’anziano è morto
Nei guai un 33enne marocchino residente a Correggio, denunciato dalla polizia per utilizzo di documenti falsi
REGGIO EMILIA.
Ha dichiarato di svolgere il mestiere di badante per un uomo ultraottantenne e ottenere il permesso di soggiorno. Peccato però che l'anziano fosse già morto da due anni. A scoprirlo sono stati gli agenti dell'ufficio immigrazione della questura di Reggio Emilia. Un 33enne marocchino, residente a Correggio, ad aprile ha spedito via posta l'incartamento necessario per la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato: l'uomo ha dichiarato di essere un badante che, assisteva, secondo la documentazione, un italiano ultraottuagenario.
Ma gli agenti dell'ufficio immigrazione, controllando le carte inviate, hanno notato che qualcosa non andava: l'anziano era già morto da un paio d'anni. Nei giorni scorsi, gli agenti hanno convocato il 33enne in questura dove è stato denunciato per utilizzo di documenti falsi. E, ovviamente, gli è stato negato il permesso di soggiorno. Attualmente la squadra mobile di Reggio Emilia sta svolgendo accertamenti per capire se la documentazione falsa sia stata eseguita dallo straniero o provenga da un'organizzazione più complessa, volta a fornire permessi di soggiorno facili.