Anna Giulia non torna dai genitori
Il tribunale minorile respinge il ricorso dei coniugi Camparini. Il difensore: «Non si vuole proprio fare il bene della piccola»
REGGIO
Il tribunale minorile ha respinto il ricorso presentato dai genitori della piccola Anna Giulia per chiedere la revoca dello stato di adottabilità.
Un “no” che lascia la bambina di otto anni nella famiglia che la segue (in affidamento) ormai da tempo e che dovrebbe successivamente adottarla, ma che allo stesso tempo getta nello sconforto i genitori della piccola (i coniugi Massimiliano Camparini e Gilda Fontana) che si stanno battendo dal 2007 per riavere la figlia, arrivando anche a due clamorosi rapimenti (nel 2010).
Sette anni fa una perquisizione per droga (che non fu trovata) nella casa della coppia fece comunque scattare una segnalazione al tribunale dei minorenni di Bologna per il degrado nell’abitazione in cui viveva la piccola che fu poi tolta alla famiglia.
«Ma da allora tutto è cambiato – ribatte l’avvocato Francesco Miraglia che tutela la famiglia Camparini – anche i servizi sociali, tramite una relazione, hanno riconosciuto nel procedimento l’adeguatezza dei genitori che hanno intrapreso il giusto percorso. Fra l’altro sanno benissimo dove si trova Anna Giulia, ma stavolta non hanno fatto nulla, nemmeno per avvicinarla, fiduciosi nella giustizia. Eppure per il tribunale per i minorenni – conclude l’avvocato Miraglia – non vi sono i presupposti per ridarla ai genitori: ma si vuole o no fare il bene di questa bambina?».
Una battaglia legale che i genitori di Anna Giulia hanno intenzione di proseguire davanti alla Corte d’appello di Bologna, “congelando” l’adottabilità sancita a suo tempo dalla Cassazione.
La piccola ha da tempo una tutrice (l’avvocatessa Sabrina Tagliati) che in quest’ultima “tappa” giudiziaria si è mossa con una memoria scritta in cui ha valutato come inammissibile il ricorso per poi entrare nel merito della vicenda, ritenendo non venute meno le condizioni che hanno portato alla dichiarazione di adottabilità della minorenne. Insomma, per la tutrice la bimba deve rimanere dov’è e il tribunale minorile ha sposato questa linea.
E sul delicato versante della localizzazione dei genitori, in una località dell’Appennino reggiano, della bambina, la tutrice continua a smentire: la piccola è in una località segreta, ma non lì.
Al di là delle posizioni opposte sul destino di Anna Giulia, questa rimane una storia straziante che tutta Italia conosce (il programma di Rai3 “Chi l’ha visto?” se n’è occupato in diverse puntate).
I coniugi Camparini sono affiancati, in questa dura battaglia per riavere la figlia, dal gruppo “Insieme per Stella” che sul sito web conta oltre 130mila iscritti.
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