Gazzetta di Reggio

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I concessionari scettici sugli incentivi per le auto

I concessionari scettici sugli incentivi per le auto

Venditori divisi: c’è chi ritiene che aiutino il mercato e chi non ci spera affatto Soddisfazione per chi opera nel settore della mobilità elettrica ed ecologica

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REGGIO. Fra i provvedimenti messi in campo dal Governo Renzi per rilanciare l'economia sono stati inseriti alcuni benefici destinati ad agevolare l’acquisto di nuove automobili. Un sostegno concreto destinato all'industria del settore ed a chi ne gestisce la commercializzazione. Basteranno questi sostegni per rilanciare un mercato che da almeno un paio d'anni risulta decisamente asfittico se non stagnante? È la domanda che abbiamo rivolto ad alcuni concessionari di importanti case automobilistiche presenti nella nostra città. In molti mostrano cautela nei confronti del provvedimento, con il quale si tenterà di rilanciare il mercato dell’auto.

«Siamo in attesa di conoscere meglio i dettagli – anticipa Paolo Panciroli di Autostile che ha sede in via Disraeli 2 – comprese le note specifiche integrative, prima di valutare appieno la portata dell’iniziativa. È indiscutibilmente utile che il problema sia stato preso a cuore dai politici, ma non vorrei si trattasse di un semplice fuoco di paglia com’è avvenuto lo scorso anno. Fra l’altro, l’annuncio ha subito frenato chi aveva intenzione di fare spesa entro fine aprile. Aspettiamo dunque la prossima settimana per vedere concretamente gli effetti. Difficilmente però avrà la stessa efficacia del cambio d’auto legato alla rottamazione».

«Ben vengano aiuti – si associa con cauto ottimismo Andrea D’Arrigo, consulente alle vendite per la Baiauto – ma ho la netta impressione che le risorse siano finalizzate soprattutto a sviluppare una sensibilità ecologica, favorendo l’uso di combustibili alternativi e le basse emissioni; molto meno a riaccendere il mercato in generale. Fra l’altro ho notato che le somme finalizzate a questo scopo sono ripartite in modo tale per cui solo il 15% andrà a favore degli acquisti privati e il resto è destinato ad imprese, aziende, professionisti. Senza rottamazione c’è poco da illudersi».

«Noi contiamo di trarne un sensibile beneficio - nettamente diversa risulta l’analisi di Anna Magnani, impiegata alla Rabitti Auto di Rivalta – perché c’è una specifica volontà di incentivare la mobilità con l’uso di veicoli elettrici. I nostri quadricicli e le auto a trazione elettrica potranno avvantaggiarsi così com’è avvenuto lo scorso anno».

Di ben diverso avviso il signor Giuseppe, contitolare della Fratelli Bonacini: «Gli aiuti promessi nel 2013 sono stati letteralmente "bruciati" in soli quaranta minuti da parte di chi è stato più veloce e fortunato a prenotarsi - racconta - Spero che questa volta le risorse messe in campo siano molto più rilevanti così che possano durare almeno qualche giorno. Per questa ragione non mi creo eccessive aspettative. Meno male comunque che da inizio 2014 le domanda di auto è diventata più forte».

Filippo Pasini della Nuova Autofrance ammette infine di non aver le idee chiare sulle opportunità offerte dal nuovo provvedimento e per il momento si dichiara abbastanza pessimista sugli effetti.

«Quando gli incentivi vennero collegati alla rottamazione il vantaggio si fece sentire. Ora non so. Staremo a vedere nei prossimi giorni quali saranno le reazioni degli automobilisti». (l.v.)