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Primo Maggio, sindacati all’attacco di Renzi e Poletti

Primo Maggio, sindacati all’attacco di Renzi e Poletti

Gelosini (Cgil): «La precarietà non crea lavoro». Tollari (Uil): «Crisi senza precedenti, gli 80 euro non basteranno»

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REGGIO. «Reggio risponda in modo importante, come ha sempre fatto per le scorse feste del Primo maggio». Questo l'auspicio delle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, riunite in conferenza stampa ieri - e giovedì prossimo in piazza - per la festa nazionale dei lavoratori 2014.

Un anno, quello da cui si arriva, nero per l'occupazione e per i diritti, anche a Reggio e provincia: 30101 iscritti ai centri di collocamento provinciali nel 2013 (contro gli 11835 del 2005); il 78,8% degli avviamenti al lavoro, sempre nel 2013, sono stati con contratti non a tempo indeterminato ma realizzati attraverso l'utilizzo di altre 17 tipologie contrattuali a disposizione, quasi tutte caratterizzate da maggiore o minore precarietà. «Una crisi strutturale di spaventose dimensioni» per i rappresentanti dei sindacati, una crisi «che mette in discussione il nostro ruolo, e che ci obbliga a un ampliamento del raggio delle nostre azioni oltre che a uno studio organico dei problemi. L'estrema precarizzazione non è la soluzione». Vanna Gelosini della segreteria provinciale della Cgil non ha dubbi: «Ci troviamo di fronte a esempi troppo numerosi di tragiche difficoltà economiche e quindi umane». Dettate da queste precondizioni le tre aree tematiche che andranno a rappresentare lo slogan di questo 1 maggio 2014: un'Europa diversa, la piena occupazione, più diritti e solidarietà.

Sul primo punto sembra volersi concentrare in particolar modo l'intervento delle sigle sindacali. "Riforme, riforme subito" per Vanna Gelosini, Cgil. Per Michele Del Fabbro, Cisl: «Spaziando a livello europeo, ci troviamo di fronte a 50 milioni di disoccupati su 400 milioni di abitanti dell'area Euro. Si intervenga subito investendo sulle persone, si intervenga sul crollo dei consumi interni, l'enorme problema che ci racconta meglio di tutti gli altri qual è lo scenario in cui ci muoviamo».

Per Luigi Tollari della Uil reggiana è importante che la festa del Primo Maggio sia il più possibile unitaria: «Festeggeremo in tutte le piazze d'Italia anche per chiedere questo, che in Europa si parli forte e chiaro».

Spaventa, logicamente, la situazione interna al paese, e i margini di miglioramento sembrano ancora troppo nebulosi; la flessibilità tanto sbandierata, dati alla mano, oltre a non aver invertito i tassi di disoccupazione, sembra aver ridotto pesantemente anche la produttività. Affinché non si spengano i riflettori sui simboli delle recenti battaglie sindacali, la tradizionale manifestazione sindacale nazionale si svolgerà a Pordenone, città friulana sede dello stabilimento Elettrolux, emblema in tema di politica industriale italiana.

«I motivi per festeggiare questo Primo maggio 2014 ci sono tutti, come potete vedere - sostengono le tre sigle riunite, - sappiamo quali sono i problemi e ne discuteremo nelle piazze». Si discuterà, è lecito aspettarsi, soprattutto delle recenti proposte avanzate dal governo Renzi, dal ministro Poletti in particolare e di JobAct in generale. «Se lo scenario è la più grande crisi dal 1929 - dice Luigi Tollari della Uil - gli 80 euro in busta paga non sono certo la soluzione».

«Un intervento massiccio di regolarizzazione del mondo della finanza, un altro intervento altrettanto massiccio di lotta all'evasione fiscale, investimenti cospicui nella ricerca» chiede Del Fabbro, in rappresentanza della Cisl.

«Basta con gli specchietti per le allodole - chiude Gelosini, Cgil - basta con questa precarizzazione esasperata: ci sono delle falle evidenti nella proposta elaborata dal ministro Poletti».

Un augurio finale, anche questo unitario: che il Primo maggio si possa sempre festeggiare. «La tutela dei diritti dei lavoratori non è rinviabile e non è neppure pensabile metterla in discussione» dicono in coro i rappresentanti delle tre sigle sindacali.

LA FESTA. Con lo slogan "Più lavoro, più Europa, più solidarietà" si terrà anche a Reggio e provincia la tradizionale manifestazione sindacale del 1° maggio che vedrà riunite le sigle Cgil, Cisl e Uil. Alle 15 il corteo partirà da via Emilia san Pietro per giungere in piazza Martiri del 7 luglio dove, alle 16, interverranno i segretari generali provinciali di Cgil e Uil, Guido Mora e Luigi Tollari, con le conclusioni di Pietro Cerrito della segreteria nazionale Cisl. Alle 17, sempre in piazza Martiri del 7 luglio, il concerto gratuito di Eugenio
Finardi, il quale suonerà anche i brani del suo ultimo album "Fibrillante". Iniziative anche in area montana: a Castelnuovo Monti il concerto della banda di Felina dalle ore 10 in piazza Gramsci, un corteo dalle ore 10.30 per le vie cittadine e il discorso alle ore 11.30 in piazza Peretti di Vittorio Daviddi della Cisl di Reggio. A Succiso, per iniziativa della locale Comunità, un corteo dalle 10.30 attraverserà le vie del paese, presenti le autorità dei Comuni del Crinale con i gonfaloni e infine il discorso di Giovanni Velotti della Cgil. A Correggio, a partire dalle ore 9 in corso Mazzini, iniziative sul tema "Il lavoro che non c'è"; alle ore 11.15 l'intervento di Renzo Giannoccolo, coordinatore Cgil di zona e, nel pomeriggio alle 17,30, il concerto della banda "Asioli" di Correggio. Festeggiamenti anche a San Polo d'Enza e Albinea, entrambi realizzati con la collaborazione dell'Auser locale. A San Polo sfilata dei trattori in piazza 1° Maggio a partire dalle 9.30, successivamente gli interventi di Cavalletti, segretario regionale Fnp-Cisl, e Manicardi, presidente Spi-Cgil provinciale. Durante la sfilata suonerà la banda Canadian di Montechiarugolo e alle 12 il pranzo. Ad Albinea invece il ritrovo è per le ore 10 in piazza Cavicchioni dove interverranno il vice-sindaco Luca Poletti, l'on. Antonella Incerti e Marzia Dall'Aglio della segreteria provinciale Spi-Cgil.

Andrea Montanari

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