E’ morto Dino, il decano della famiglia Ghirardini
Cavriago: assicuratore in pensione, amava aiutare le persone più bisognose Aveva 81 anni, oggi pomeriggio alle 15 i funerali nella chiesa di San Terenziano
CAVRIAGO. Si è spento Dino Ghirardini, 81 anni, ex assicuratore, decano della grande famiglia Ghirardini di Cavriago, che ogni anno organizza megaraduni di famigliari e parenti (l’ultimo si è svolto il 16 aprile dello scorso anno, alla presenza di 105 persone legate alla famiglia).
Ammalato da tempo, Dino Ghirardini, è deceduto sabato sera nella sua abitazione che si trova a Cavriago, in via della Repubblica, assisistito dalla moglie Giuseppina e dai figli Pietro e Mauro.
Tredicesimo di una famiglia contadina originaria di Toano, Dino è arrivato a Cavriago negli anni Cinquanta e qui si è rimboccato le maniche con la moglie Giuseppina.
Con la musica nel sangue, ha partecipato alle prime riviste nel cinema teatro Nuovo e, in poco tempo, si è inserito nel coro dell’Opera del teatro municipale di Reggio.
Dino Ghirardini ha sempre saputo vivere la vita con allegria: tutti i Ghirardini sono conosciuti in paese per le loro feste, era felice di quello che faceva e ne inventava di continuo. Amava suonare il basso tuba e ha fatto parte di varie bande musicali.
Ha fatto tanti lavori, ma è stato soprattutto un assicuratore. Una volta in pensione, ha ripreso il vecchio amore per la terra e gli animali e per 21 anni, tutti i giorni, era a Campegine con i nipoti e gli amici della Cooperativa La Lucerna nel suo pollaio.
Si è sempre sentito alpino e con il Gruppo Alpini di Cavriago ha prestato il suo lavoro in tante iniziative benefiche.
Grazie ai figli ha conosciuto il Ceis (Centro italiano di Solidarietà) sorto in città per aiutare i tossicodipendenti e le missioni diocesane e subito si è attivato per far nascere, anche a Cavriago, un gruppo Ceis e per inviare in Madagascar un’ambulanza.
Ma nel suo cuore, nella sua mente, Dino ha sempre avuto il desiderio di aiutare chi era meno fortunato di lui: con la sua “pandina” andava a raccogliere pane e verdura nei negozi per distribuirli alle famiglie povere.
«In paese lo chamavano nonno Dino e tutti gli volevano bene – afferma un amico – Dino aveva un dono naturale, sapeva parlare con chiunque, in un qualche modo tutti erano suoi amici, sapeva entusiasmarsi delle cose, delle persone, che poi raccontava con il suo linguaggio colorito e le sue immagini naif».
La cerimonia funebre verrà celebrata oggi pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale San Terenziano di Cavriago e, dopo la funzione religiosa, la salma verrà accompagnata in corteo al cimitero locale, dove verrà tumulata.
Daniela Salati
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