Ricordato il sottotenente Filippo Merlino
Brescello: ieri al cimitero di Viadana la cerimonia nel nono anno dalla strage di Nassiriya
BRESCELLO. Con una breve cerimonia, ieri pomeriggio nel cimitero di Viadana (Mantova), è stato commemorato ieri pomeriggio il nono anniversario della strage di Nassiriya, e ricordato il sacrificio del sottotenente Filippo Merlino, ex comandante della stazione carabinieri del paese mantovano, dove era arrivato dopo un’esperienza alla caserma di Brescello.
Oltre al figlio e ai familiari del sottotenente, sono intervenuti tra gli altri il prefetto di Mantova Mario Rosario Ruffo, il comandante provinciale del reparto operativo di Mantova, Gerardo Renzi, il comandante della compagnia di Viadana, Alessandro Zelasio, con esponenti dell’Arma provenienti da tutta la provincia, il sindaco Giorgio Penazzi, il questore Antonino D’Aleo, la comandante della polizia locale Doriana Rossi, i rappresentanti delle Associazioni carabinieri di Mantova e Viadana e il presidente Uncom Ercole Montanari.
Dinanzi a un picchetto armato, sulle note del “Silenzio”, sono state deposte sulla tomba di Merlino le corone dell’Arma e del Comune.
Sulla lastra già si trovavano il cuscino floreale della vedova Alessandra Savio, originaria di Brescello, e del figlio Fabio, e numerosi vasi e gagliardetti portati da chi ha così inteso onorare il carabiniere caduto nell’adempimento del dovere: nonostante il trascorrere degli anni, il ricordo di Merlino è infatti ancora vivo in chi lo aveva conosciuto e apprezzato.
Nella giornata del ricordo dei caduti (militari e civili) nelle missioni internazionali per la pace – che coincideva con il nono anniversario della strage avvenuta in Iraq il 12 novembre 2003, in cui persero la vita cinque militari dell’Esercito, dodici carabinieri (tra i quali Filippo Merlino), due civili e nove iracheni – anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato le vittime, rivolgendo «il mio commosso pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere, al servizio del Paese e delle comunità internazionali per la sicurezza e la stabilizzazione delle aree di crisi. Con la consapevolezza di quanto essi hanno dato, con dedizione e onore, nel diuturno confronto con le grandi sfide del nostro tempo, esprimo l’ammirazione e la riconoscenza dei cittadini italiani per il loro supremo impegno e la mia affettuosa partecipazione al dolore dei familiari».
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