Gazzetta di Reggio

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Il ritorno di Chiara Tonelli, grande flautista

Il ritorno di Chiara Tonelli, grande flautista

Domani sera al Municipale con la Mahler Chamber Orchestra, è stata allieva del reggiano Vincenzo Gallo

13 novembre 2012
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REGGIO. Tra le orchestre di fama, la Mahler Chamber Orchestra si distingue per una programmazione fatta di progetti di ampio respiro; tra gli altri quello con il pianista Leif Ove Andsnes è tra i più importanti per contenuti e per qualità. Con lui, nella doppia veste di pianista e direttore, l'orchestra fondata dal Claudio Abbado, inaugura domani alle ore 20.30 la stagione concertistica 2012-2013 del Teatro Valli.

«Questo pianista norvegese è tra i più famosi al mondo. Artista molto serio, grande studioso, Andsnes si mette totalmente al servizio della musica. Il lavoro con lui per la nostra orchestra è sicuramente una delle più belle esperienze in assoluto», dice Chiara Tonelli primo flauto dell'orchestra. Mentre spiega, la Tonelli incanta perché prima di essere una valente musicista è una persona a tutto tondo che ama alla follia quello che fa insieme a suo marito Philipp von Steinaecker, violoncellista della Mahler, direttore d'orchestra e assistente di Claudio Abbado nel recente concerto alla Scala di Milano.

Bolzanina, a scoprirne il grande talento esaltato da una non comune versatilità, è stato il suo insegnante di Conservatorio, il reggiano Vincenzo Gallo. Anche per questo motivo la Tonelli – oramai divenuta tra i 'simboli' dell'orchestra di cui è membro fondatore – viene volentieri nella nostra città. Infatti quando riesce come questa volta – dato che l'orchestra è in città già da ieri – sicuramente incontrerà il suo primo maestro. Accanto a Claudio Abbado che l'ha voluta nella Mahler e nell'Orchestra del Festival di Lucerna, la Tonelli considera Gallo una figura decisiva per il suo essere musicista. «Gli sono molto affezionata, ho sempre nutrito tanta ammirazione e rispetto e gli sono molto grata. Allora dicevo 'Magari essere come lui... Ricordo quando insieme ad altri della classe ci portava a sentire Patrick Gallois a Venezia, oppure quando organizzava delle prove d'esame di fronte ad alcune prime parte dell'orchestra Haydn. Il suo insegnamento per me è stato fondamentale e quando posso lo nomino».

A parte ciò, il ricordo della nostra città è collegato a grandi eventi come "Il flauto magico" ed il "Fidelio" e i molti concerti diretti da Abbado. Un filo rosso dunque, continua con l'appuntamento di domani. «Il lavoro con Andsnes focalizzato sui Concerti di Beethoven per pianoforte ed orchestra – abbiamo già inciso il 1° ed il 3° (in programma domani sera) per continuare con gli altri tre nelle stagioni prossime – ci ha fatti ritrovare nella nostra dimensione cameristica», continua. «Per altro il nostro stile, quello che ci ha lasciato in eredità Daniel Harding fatto di poco vibrato, tanta articolazione e una sostanziale sobrietà, ha subito incontrato il favore di Andsnes con il quale l'anno scorso abbiamo cominciato un lavoro molto importante sui due concerti beethoveniani per poi suonarli in luoghi bellissimi come a Dresda e Praga». Il programma oltre a Beethoven comprende inoltre anche due brani di Stravinskji, il Concerto in re per gli archi e l'Ottetto per i fiati. «Ci presentiamo senza direttore dove ognuno è importante e responsabile, dovendo suonare con una tensione diversa». Domani mattina, dalle ore 11 alle 12.30, la prova generale riservata agli studenti, mentre al termine del concerto Andsnes sarà a disposizione del pubblico per firmare firmerà gli autografi sui cd.

Giulia Bassi