La foto e un disegno di Lisa nel feretro della mamma
La tragedia di Reggiolo: oggi pomeriggio alle 16 nella chiesa parrocchiale l’addio alla donna assassinata dal marito. Forse domani i funerali dell’uomo
REGGIOLO
E’ il giorno delle lacrime, per Reggiolo. E’ il giorno dell’addio a Beatrice Mantovani, ai suoi 34 anni spezzati dalla mano assassina e folle dell’uomo che di cui un giorno si era innamorata, del padre della sua bambina. I funerali della donna si svolgeranno oggi pomeriggio. E c’è da aspettarsi che la chiesa parrocchiale sarà gremita di amici, parenti, conoscenti, vicini di casa, clienti del Caffè Letterario di Novellara, dove lavorava da tempo, ma anche di tanti cittadini colpiti al cuore dalla sua triste sorte. Il feretro è atteso in piazza Sartoretti per le 15.30. Da lì partirà il corteo funebre che raggiungerà la chiesa, dove alle 16 si terrà la cerimonia funebre. A celebrare sarà il parroco del paese, don Gino Bolognesi. Tocca a lui il compito di trovare le parole per tentare di consolare la mamma Ombretta, il papà Norberto, la nonna Delia, il fratello Riccardo e la piccola Lisa, colpita da una tragedia troppo grande per i suoi cinque anni.
E forse cercherà di spiegare cosa possa essere accaduto nella mente di Ivano Ferrais, lunedì mattina, quando ha imbracciato il fucile, ha schiacciato il grilletto due volte e ha ucciso l’amore della sua vita.
E poi, con la stessa micidiale arma, ha sparato contro se stesso, facendola finita. Dopo la cerimonia funebre, il feretro con la salma di Beatrice – dove all’interno sono stati messi un disegno e la fotografia di Lisa, la figlia di cinque anni – verrà inumato nel cimitero di Reggiolo.
Nello stesso cimitero dove, forse già domani, verrà sepolto anche il marito uxoricida della giovane mamma. I funerali dell’operaio metalmeccanico ieri sera non erano ancora stati fissati. Le onoranze funebre Losi e Bartoli, che hanno in carico entrambi i funerali, attendevano dalla procura che la salma venisse “liberata”. Il nullaosta, a questo punto, è atteso per la mattinata. E con ogni probabilità, la comunità si riunirà per l’addio a Ivano Ferrais domani pomeriggio. L’addio avverrà dunque con due cerimonie distinte, così come l’inumazione dei feretri avverrà in due campi separati del cimitero. Una decisione legittima e comprensibile. Voluta soprattutto per la memoria di Beatrice, uccisa dal marito poi suicida. Ma che comunque non nega che oggi, afflitte dal dolore, siano due famiglie: quella dei genitori e dei parenti della 34enne, e quelli delle sorelle e del fratello di Ivano.
Gli spari di lunedì mattina sono una lacerante ferita nel cuore di entrambe le famiglie che, nei mesi che hanno preceduto la tragedia, avevano cercato di proteggere l’una la giovane barista, l’altra quell’uomo tormentato dalla fine del suo matrimonio. Ma soprattutto la piccola Lisa, che tutti amano incondizionatamente e che oggi resta il pensiero principale di nonni e zii, sia materni sia paterni.
Elisa Pederzoli