Gazzetta di Reggio

Reggio

L'OMICIDIO DI REGGIOLO

Tolta alla Brandoli la potestà sui primi due figli

Tiziano Soresina
Francesca Brandoli
Francesca Brandoli

L'ha deciso il tribunale per i minorenni. I bambini affidati al padre di Christian Cavaletti

08 dicembre 2007
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REGGIOLO. Seconda mazzata per Francesca Brandoli: dopo il rinvio a giudizio con l'accusa di aver premeditato - insieme al convivente Davide Ravarelli - l'omicidio dell'ex marito Christian Cavaletti, ora è arrivato anche il duro provvedimento del tribunale per i minorenni che le ha revocato la potestà sui due figli di 4 e 6 anni avuti dall'artigiano reggiolese ucciso il 30 novembre 2006 con 19 coltellate. Un provvedimento che si profila come una sorta di «boomerang» per la Brandoli, visto che era stata lei a richiedere un anno e mezzo fa la decadenza dalla potestà di Cavaletti.
Una «mossa» che l'ex moglie - assistita dai legali Marco Morellini e Lucrezia Pasolini - aveva effettuato nell'estate 2006, nel bel mezzo di una separazione a dir poco conflittuale, in cui proprio l'affidamento dei due bambini si era trasformato in un lungo braccio di ferro.
La Brandoli accusava l'ex marito di violenze nei suoi confronti e di maltrattamenti verso i due figli: un «quadro» subito respinto da Cavaletti - difeso dall'avvocato Lorenzo Tizzi - davanti al tribunale minorile, chiedendo a sua volta la decadenza dalla potestà dell'ex moglie. Mentre va avanti questa causa, avvengono però due fatti importanti il 30 novembre 2006. Quel giorno, a Reggio, il presidente del tribunale Roberto Piscopo affidò provvisoriamente i figli al padre in un'udienza per la separazione dai toni molto tesi. Poche ore dopo Cavaletti sarà ucciso sulle scale della propria abitazione in via Caboto. A quel punto Claudio Cavaletti - padre della vittima - subentrerà al figlio morto nella causa davanti al tribunale minorile per la potestà sui due bambini che vengono affidati provvisoriamente proprio al nonno e alla sua nuova compagna da parte dell'Ausl di Guastalla (nominata tutore provvisorio dei due bimbi ritrovatisi all'improvviso senza il padre e con la madre accusata dell'assassinio dell'ex coniuge).
Ora il tribunale per i minorenni ha preso una decisione, revocando la potestà sui figli alla madre «per le gravi condotte tenute sia prima che dopo la separazione con Cavaletti». Una pronuncia che arriva un anno e mezzo dopo l'avvio del contenzioso. «Questa decisione prescinde dal procedimento penale in cui è coinvolta la madre - puntualizza l'avvocato Tizzi che ha assistito la famiglia Cavaletti in questa battaglia legale - ma affonda le radici nell'inidoneità della donna ad avere la potestà sui due figli, come abbiamo dimostrato durante questo delicato procedimento».
Ora la Brandoli - a cui è stato tolto anche il figlio avuto da Ravarelli - potrà però impugnare la pronuncia del tribunale per i minorenni.