Gazzetta di Reggio

L'intervento al Parco Pertini

Abbattuto l’ex Lido Park storica baracchina in degrado

Carlo Gregori
Abbattuto l’ex Lido Park storica baracchina in degrado

Era diventato il covo dei rapinatori minorenni del Parco

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Modena In un attimo, la benna della ruspa ha afferrato il chiosco, lo ha sollevato e lo ha sbriciolato. Sabato mattina è finita così la storia iniziata ormai cinquant’anni fa del Lido Park, più recentemente chiamato El Paseo, una delle più famose baracchine di Modena.  

Il chiosco era in profondo degrado: ridotto a una catapecchia, tirava avanti in stato di abbandono da quasi un decennio, quando l’avvio del controverso programma del Comune per il rinnovo dei chioschi nel Parco fu fermato immediatamente dalla Procura che mise i sigilli alle casette e in seguito da un grave disguido burocratico con una lunga vertenza giudiziaria che ha visto la proprietà ottenere ragione sul Comune. Il triste finale del Lidio Park risale poi ai giorni scorsi, quando la polizia - seguendo i minori nordafricani che tengono sotto scacco via Gallucci e rapinano i coetanei - ha scoperto che il chiosco era utilizzato come covo e anche dormitorio. C’erano segni di bivacco. Di qui, in vista dell’intervento che la proprietà aveva già in programma per realizzare il nuovo chiosco, raccogliendo il suggerimento della Questura, il Comune ha sollecitato una “pulizia” dell’area da tutto ciò che non era vincolato.

La demolizione dell’ex Lido Park non è infatti una soluzione del momento per lo stato di insicurezza di viale Martiri, via Gallucci e dintorni. Era programmata. Un anno fa, il Comune perse la terza causa amministrativa contro la proprietà, nel frattempo cambiata. Il Tar di Bologna ha ribadito ancora una volta che il ritiro della licenza deciso dal Comune non aveva alcun fondamento: la motivazione era che il titolare non aveva iniziato i lavori nei tempi prefissati quando poi è emerso che era il tecnico comunale incaricato a non essere intervenuto in tempo. Un disguido grave che inizialmente invertiva le responsabilità. I giudici hanno così ordinato al Comune di riattivare il titolo di concessione e la possibilità di ricostruire il chiosco secondo i dettami del “piano Sitta” per tutto il Parco delle Rimembranze.

Che quella sentenza andasse considerata “tombale”, i giudici lo hanno chiarito ordinando al Comune di rilasciare la licenza in 30 giorni. Il Comune ha eseguito. La proprietà però non ha abbattuto e costruito subito. E così per un altro anno il chiosco è rimasto, all’incrocio di viale Martiri. Il degrado è aumentato visibilmente in primavera ed estate. Un grande foro lasciava vedere un passaggio utilizzato da chi usava lo spazio interno per rifugiarsi di notte. Il fatto che lo abbiano utilizzato come covo i minorenni al centro di rapine e altri casi di delinquenza in zona ha indotto quindi ad accelerare i tempi, più che maturi, per l’abbattimento.

Restano le macerie di un locale storico molto amato di Modena dagli anni ’70 in poi. Un locale dove i modenesi amavano passare le serate a chiacchierare con musica in sottofondo mentre la folla passeggiava lungo il parco. Il complesso comprendeva anche una gelateria molto frequentata. Il Lido Park ha resistito molti anni. Poi, una dozzina di anni fa, poco prima del piano di recupero dei chioschi, è stato ceduto in gestione e ha cambiato nome in “El Paseo”, qualche stagione affollata e alla moda, poi la chiusura e il lungo abbandono. l

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