Gli studenti del Motti i primi a entrare nel nuovo polo di via Fratelli Rosselli
L’apertura dell’anno scolastico a Reggio Emilia ha segnato una importante novità dopo 5 anni di lavori
Reggio Emilia Fuori gli operai con gli elmetti, indaffarati sulla porzione di fabbricato ancora coperta da impalcature e delimitata da transenne. Dentro gli amministratori pubblici e i dirigenti scolastici venuti ad incontrare gli studenti del Motti orgogliosi e golosi del buffet da loro preparato per gli illustri ospiti e per se stessi. Il primo giorno di lezione è trascorso così a Coviolo, nell’edificio parzialmente completato in cui trovano posto circa 300 alunni, quelli della classe prima del nuovo indirizzo liceale (“Scienze e cultura della gastronomia) e i 278 iscritti a undici classi del tecnico turistico che erano in via Filippo Re nella succursale ora lasciata a disposizione del liceo “Gaetano Chierici”.
Giorgio Zanni, presidente della Provincia, che ha competenza nell’edilizia delle scuole superiori, ha scelto questa occasione per presentare l’opera, la più imponente e costosa su cui la sua amministrazione ha investito negli ultimi trent’anni. La spesa totale preventivata è di circa 13 milioni, secondo l’attuale aggiornamento dei costi lievitati rispetto agli iniziali 11,7.
Gli spazi didattici già disponibili in via Fratelli Rosselli sono tredici aule e tre laboratori, per una superficie di circa 2750 metri quadri che occupano il piano terra e gran parte del primo. Si tratta del secondo lotto, di una frazione del primo e di parte del terzo, che dovrebbe essere terminato entro dicembre con altri 1370 metri quadri più 492 di aula magna.
Si prevede di ultimare entro il 2026 il primo lotto, consentendo l’agibilità dei restanti 4400 metri quadri. Alla fine la nuova scuola ne misurerà oltre 9mila e sarà dotata di 31 aule, di cui tre per il sostegno, 18 laboratori e un’aula magna.
Il costo complessivo si compone di 8,5 milioni di fondi ministeriali, 1,3 del Decreto Aiuti e 3,2 della Provincia, che si è fatta carico anche di 130mila euro di arredi. Il nuovo edificio sarà di classe energetica A o superiore grazie anche ad un impianto fotovoltaico sul tetto da 70 kw. L’aula magna è addirittura classificata come Nzeb (Nearly Zero Energy Building), cioè edificio ad energia quasi zero.
Una volta completato, il plesso scolastico potrà accogliere circa 1100 studenti degli istituti limitrofi, il Motti e lo Zanelli, e del Secchi. Questa scuola, che diplomava i geometri, negli ultimi 15 anni ha perso tante iscrizioni fino a scendere molto al di sotto del limite, inferiore ai 500. Da quest’anno è accorpata allo Zanelli come semplice indirizzo tecnico di costruzioni. Tuttavia il suo trasferimento dalla sede di via Makallè è rinviato al 2025-2026, non solo per l’insufficienza dei locali in via Fratelli Rosselli, ma anche per la volontà espressa dagli organi collegiali dell'istituto prima della sua soppressione.
Allora prenderà forma a Coviolo il progetto del nuovo polo scolastico del territorio, con un totale di circa 2.500 studenti, che potranno usufruire anche di una nuova palestra attigua agli edifici esistenti.
Il loro accesso in una frazione periferica sarà agevolato dal fatto che il Comune e l’Agenzia per la Mobilità vi hanno realizzato, per un costo di 427mila euro, un ampio terminal per i mezzi pubblici, che consente la salita e la discesa dei passeggeri in tutta sicurezza. Vi fanno capo sia i servizi di navetta, sia alcune linee extraurbane.